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Roma, 17 apr. (Adnkronos Salute) - "Le sfide riguardanti il sistema sanitario italiano, in particolare la medicina di famiglia, sono complesse e richiedono un'ampia trattazione non riassumibili in articoli generici o comunicati stampa. Riteniamo fondamentale la figura del medico di famiglia e sottolineiamo da anni la necessità di un adeguato investimento e valorizzazione della professione che parta soprattutto dal riconoscimento della specializzazione universitaria in Medicina generale. Siamo stati i primi a chiederlo e lo ribadiamo da anni". Così Angelo Testa, presidente nazionale Snami, Sindacato nazionale autonomo medici italiani, commenta l'articolo sulle difficoltà e lo scarso appeal della professione medica, a firma di Milena Gabanelli, pubblicato in questi giorni sul 'Corriere della Sera'.
"E' essenziale - aggiunge Federico Di Renzo, addetto stampa nazionale Snami - promuovere politiche che incentivino i giovani laureandi a intraprendere la carriera di medico di famiglia, attraverso un percorso universitario e una revisione delle condizioni economiche e lavorative. E' cruciale aggiornare i programmi formativi per garantire che i medici di famiglia siano adeguatamente preparati a soddisfare le mutate esigenze dei pazienti, compresa l'integrazione di strumenti di diagnosi e monitoraggio avanzati previsti anche nel Pnrr".
A tale proposito, conclude Testa, "lo Snami ha da sempre lavorato per individuare soluzioni che innalzino la qualità dell'assistenza sanitaria primaria in Italia, concentrandosi sulla semplificazione burocratica e progettando un cambiamento del rapporto giuridico dei medici di medicina generale".