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Mentre la Sardegna è tormentata dalla stagione degli incendi sui social sta avendo una grande visibilità un commovente commento dello scrittore Michele d'Amore, autore anche del libro Fronte del fuoco (2017). Nella short story che vi proponiamo, la lotta agli incendi vista con gli occhi di un volontario.
PIOVE ACQUA SALATA
Al corso ti hanno sempre insegnato che dovevi stare lontano dai lanci dei Canadair.
“È anche per questo motivo che vestite tute arancioni. I piloti, prima di aprire il portello, controllano che voi non siate in traiettoria.”
Te l’hanno ripetuto decine di volte come un mantra. Ti hanno raccontato di tonnellate d’acqua che schiaffeggiavano il terreno con una violenza tale da far esplodere muretti a secco. Da rovesciare le jeep dell’antincendio.
Ti hanno mostrato alberi centenari squarciati dalla velocità cinetica dell’acqua, ti hanno fatto capire la pericolosità della situazione in tutti i modi possibili.
E tu l’hai imparato bene. Sei fuggito nel fumo su terreni in fiamme per uscire dalla traiettoria di tiro.
Hai visto piloti avvitarsi per centrare il fronte più avverso, hai sentito il rumore dei motori così vicini da assordarti. Più forti del suono delle sirene e del vento che trasportava le fiamme a cento chilometri orari verso i centri abitati.
Il carico di un Canadair è pericoloso quanto le fiamme. Quanto il fumo. Quanto il calore del fronte di fuoco che raggiunge, nel momento di massimo respiro, migliaia di gradi.
Hai visto il cisto acceso dalle fiamme come un enorme mozzicone di sigaretta, ti sei buttato nel terreno bruciato per evitare una lingua di fuoco da 30 metri e hai spento un fronte nato da una raffica che ti avrebbe precluso la salvezza. Sparando con la naspo senza muoverti, giocando il tutto per tutto. Ma un Canadair e il suo carico mai. Non hai mai fatto questo errore. Ne hai visto gli effetti, al tramonto sulle montagne di granito, il fumo dell’acqua vaporizzata sul viso e i raggi del sole di taglio contro le sagome nere stampate sul cielo.
Ma quell’errore mai.
Mai mai. Il carico del Canadair mai.
È un sabato di luglio e c’è un maestrale così forte da ruggire. Il sole batte a picco e le sartie battono contro gli alberi delle barche a vela in un concerto dal suono triste e disperato.
Il cisto e le ginestre cambiano colore con il vento, il cielo è sgranato come una fotografia dai parametri di saturazione