Giuliano, (questo è il suo vero nome di battesimo), si sa che da tempo, dorme un po’ di qua e un po’ di la, qualche volta si sistema sul gradino di quel che dovrebbe diventare la “Casa dello Studente”, in via Roma, di fronte all’Arst e ora trova ‘riparo’ all’interno di una roulotte di “fortuna”, parcheggiata davanti alla cancellata dell’ex ospedaletto militare di vico 3° Merello, comprata con qualche soldo racimolato da un gruppo di persone che hanno voluto aiutare l’uomo. 

La lettera che rattrista

Un cartello in legno, posto su un lato del mezzo, reca una sorta di missiva scritta  a matita, per gli abitanti del rione di viale Merello, preoccupati per la presenza di quel “rudere” a due ruote, parcheggiato all’angolo di quel vicolo cieco antistante il muro perimetrale dell'ex nosocomio militare mai entrato in funzione e abbandonato.

“Sono sardo, ho perso il lavoro, poi la casa, non fumo, non uso stupefacenti, non ho dipendenza da alcol, ho la fedina penale pulita. Per alcuni anni ho vissuto sotto i portici di via Roma a Cagliari, esattamente nell’ingresso della Casa dello Studente, poi sul retro della stazione dei treni, poi un gruppo di giovani con un tam tam sui social ha racimolato dei soldi e ha acquistato questa roulotte per me. Capisco la vostra preoccupazione, ho avuto anche la visita della Polizia Municipale, vorrei incontrarvi, per rassicurare a voi del quartiere che non rappresento un pericolo e che non altererò il decoro del rione. Vi saluto, Giuliano P.”

Ad oggi, la storia di Giuliano è quella tale e quale a quelle di tanti altri sfortunati, di chi ancora una volta, è costretto a vivere (forse per scelta o per costrizione), all’ombra delle cronache mondane o in silenzio: ora i residenti di vico 3° Merello forse si metteranno una mano sulla coscienza e vedranno quel simbolo di roulotte come l’inizio di una vicenda triste e ancora irrisolta.