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ORE 16:17 - Una sparatoria era avvenuta a Lula nella notte tra domenica 1 e lunedì 2 ottobre, verso la fine della festa per le Cortes Apertas: due colpi di pistola avevano ferito gravemente Nico Piras, 42 anni e l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è ricoverato in condizioni critiche nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Francesco di Nuoro, dove ieri è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all'addome.
Le indagini sull'accaduto potrebbero essere vicine a un punto di svolta. I Carabinieri della compagnia di Bitti, coordinati dal pm del tribunale di Nuoro, Ireno Satta, hanno ricostruito la dinamica della sparatoria imboccando una pista precisa: tra il ferito e chi ha sparato ci sarebbe stata una lite violenta in una delle corti del paese aperte per la manifestazione che ogni week end fa tappa in un comune della Barbagia. I militari hanno sentito decine di persone presenti nel luogo della sparatoria e sarebbero vicini al responsabile.
Le verifiche proseguono a ritmo serrato: gli esperti del Ris del comando provinciale di Nuoro si stanno occupando degli accertamenti sui bossoli raccolti vicino al ferito, ma si scava anche nel passato della vittima. Piras, infatti, è attualmente sotto processo con la moglie Alice Flore in Corte d'assise d'appello a Cagliari per l'omicidio del fratello Angelo Maria, ucciso nelle campagne del paese il 25 gennaio 2015 per questioni di eredità. Assolto in primo grado, fu condannato a 24 anni in appello, sentenza poi cancellata dalla Cassazione, che ha ordinato un nuovo processo ancora in corso. Un altro fatto di sangue ha segnato la vita dell'uomo: nel 1986 fu ucciso il padre, proprio davanti al fratello Angelo Maria, che all'epoca aveva solo undici anni.
ORE 16:30 - E' morto Nico Piras, il 42enne di Lula sotto processo a Cagliari per l'omicidio del fratello e rimasto gravemente ferito la notte tra domenica e lunedì in una sparatoria in paese.
L'uomo era stato ricoverato all'ospedale San Francesco di Nuoro in condizioni disperate: è spirato poco prima delle 16 nel reparto di Rianimazione. Troppo gravi le ferite riportate a causa dei due colpi di pistola che lo avevano raggiunto all'addome compromettendo alcuni organi interni. A nulla è valso anche il delicato intervento chirurgico a cui era stato sottoposto ieri