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Magic Box fa 58. Un altro anno è passato anche per Gianfranco Zola, ma il ricordo delle sue giocate rimane vivido nella mente degli appassionati. Assoluto protagonista, nel ventennio a cavallo fra gli anni '80, '90 e 2000, del calcio isolano, nazionale e internazionale. Zola ha incarnato il prototipo del giocatore entusiasmante, per cui valeva pagare il biglietto, grazie alla sua classe e alle sue giocate d'alta scuola che lo hanno portato a guadagnare onore e rispetto anche oltre il confine italiano.
Dai primi passi in Sardegna fra Nuorese e Torres al grande salto nel Napoli di Maradona, di cui è divenuto erede in maglia partenopea. Poi il grande Parma degli anni Novanta e la consacrazione definitiva in Inghilterra, al Chelsea, di cui è divenuto stella ed emblema, arrivando a guadagnarsi il titolo di ufficiale onorario dell'Ordine dell'Impero Britannico. Infine la chiusura perfetta, a Cagliari, nel capoluogo isolano, con la cui maglia ha contribuito alla promozione in massima serie e ad un'ultima stagione in cui fra Serie A e Coppa Italia segnò 13 reti, prima del definitivo ritiro.
Con la Nazionale italiana è invece stato vicecampione del mondo nel 1994 e ha disputato 35 gare segnando 10 reti. Oggi è vicepresidente della Lega Italiana Calcio Professionistico, ente organizzatore del campionato di Serie C. Così lo celebra il Cagliari: "Campione, Leggenda, Uomo. Sei stato grande sotto tutti i punti di vista e hai ispirato milioni di tifosi in tutto il mondo. Che bello aver vissuto gli anni di Gianfranco Zola". Così, invece, la Torres sui social: "Tre stagioni alla Torres dal 1986 al 1989, 88 presenze e ben 21 gol prima di spiccare il volo verso il Napoli di Maradona. Buon compleanno Gianfranco".
Nel video sotto Zola, in occasione dei funerali di Gigi Riva, racconta in "limba" a Sardegna Live come la sua passione per il calcio sia nata grazie a Rombo di Tuono: