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Conferenza stampa alla vigilia di Empoli-Cagliari per l'allenatore del club rossoblu Massimo Rastelli. Domani alle ore 15 al Castellani ci si gioca una buona fetta di salvezza, ma si dovrà anche cercare di riscattare in qualche modo la terribile sconfitta casalinga contro il Napoli di domenica scorsa.
Si inizia subito con la conta degli infortunati: ''Borriello non è convocato. È migliorato, ma non può giocare. Cercheremo di averlo per il Sassuolo. Torna tra i convocati invece Joao Pedro. Recupero record per lui, siamo contenti. Inizierà comunque dalla panchina, pronto ad entrare a gara in corso. Restano fuori i lungodegenti come Murru e Ionita, sperando di riaverli poi alla ripresa del campionato a gennaio''.
Avversario di turno è l'Empoli di Martusciello: ''Mi auguro che non rimanga niente della sconfitta contro il Napoli. Quello che conta ora è domani. Dobbiamo portare a casa un risultato positivo. E' importante come contro Crotone, Palermo e Pescara portare a casa punti importanti. E' uno scontro con una diretta rivale per la salvezza e non dobbiamo lasciare punti per strada. E' importante anche non perdere per lasciare un buon margine sulla terza ultima. Martusciello? Rispetto a lui io ho vinto tre campionati sul campo. Il percorso è diverso. Lui ha fatto il collaboratore e il secondo di grandi allenatori. Io l'esperienza l'ho fatta in prima persona partendo dal basso".
E ancora: "I giocatori empolesi conoscono gli schemi a memoria. Sono stati poco concreti sotto porta finora. Noi dobbiamo evitare errori che spesso commettiamo. La fase offensiva è figlia di quella difensiva. Quando c'è la tranquillità si fa meglio. Nell'ultimo periodo è subentrata la paura perché se si perde palla si rischia sempre e quindi si è persa un po' di leggerezza. I ragazzi sentono il peso delle troppe reti subite''.
Si parla poi di Di Gennaro, molto chiacchierato in settimana: "Cessione a gennaio? A me non ha detto nulla nessuno. L’ho letto sul giornale. E’ un giocatore del Cagliari ed è a disposizione come gli altri. A centrocampo quando cambi spesso vuol dire che qualcosa non mi soddisfa, al di là degli infortuni avuti, prima con Dessena e poi con Ionita’’.