Roma, 22 mar. - (Adnkronos) - Erano in tanti ieri allo Stadio dei Marmi, al Foro Italico, per ricordare Pietro Mennea. La cerimonia per il decennale della morte della leggenda dello sprint italiano è iniziata alle 10.01: un omaggio al primato italiano sui 100 metri che gli è appartenuto per quasi quarant’anni.

"Pietro Mennea è stato un punto di riferimento straordinario per come si è approcciato agli allenamenti, per la capacità di andare oltre la fatica, oltre lo sforzo", racconta sul quotidiano La Ragione Filippo Tortu, uno degli eroi della 4x100 d’oro ai Giochi di Tokyo 2020 e bronzo sui 200 agli Europei 2022. "Non dobbiamo ricordare Pietro solo per i risultati sportivi, che restano incredibili, ma per la passione verso lo sport che lo ha reso esempio immortale". "Mi resta dentro il ricordo di una persona splendida, di lui ho parlato tanto anche con la moglie Manuela", spiega ancora il campione, che ha partecipato al documentario Rai 'Ma chi sei, Mennea?'.

"Avevo otto anni quando mi sono imbattuto in Pietro al mare, in vacanza con i miei genitori. Lo ricordo anche in pista, ad allenare e dare consigli a mio fratello. Pietro è un mito, il mio mito", conclude Tortu.