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Presentazione questa mattina al T-Hotel di Cagliari per il nuovo Ct della Nazionale italiana di Basket Romeo “Meo” Sacchetti. Il capoluogo sardo è stato scelto per una serie di motivi, oltre che per la presenza della nazionale azzurra ancora di Ettore Messina che sta preparando gli Europei di categoria in programma il prossimo settembre in Israele. Presenti, accanto all’ex coach di Dinamo Sassari, il presidente della FIP Petrucci e lo stesso Ct Messina.
Il primo a prendere la parola è stato proprio Petrucci: “Siamo tutti orgogliosi di questa scelta. L'abbiamo scelto per tanti motivi. E’ stato peraltro lo stesso Messina a indicarlo come suo successore. La normalità è quello che ci ha colpito di lui. L’ha dimostrato prima da giocatore, poi da allenatore. Non recita. Così come Messina. Non è un allenatore social. Le amicizie più belle sono quelle di persona. Per questo è stato scelto. Abbiamo valutato diverse opzioni, è chiaro. Ma questa è la scelta giusta. Tutto molto semplice. E’ stato voluto che fosse presentato proprio qua, volevo il passaggio del testimone perché c'è poco tempo da qui a novembre. Ci tenevo alla presenza di Messina. E poi è una terra dove c'è grande affetto per Meo”.
A parlare è stato poi Messina: “Ringrazio il Presidente perché non perde occasione di manifestarmi fiducia. E’ importante. Sono contento che sia un italiano a prendere il mio posto. C'erano tanti candidati a questo ruolo, è ovvio, ma alla fine Sacchetti ha risposto a tutte le nostre esigenze. Ha tutti i requisiti giusti. Sono contento per lui. E’ la persona più adatta e gli faccio un grande in bocca al lupo. Gli invidio la grande carriera da giocatore. Speriamo che sia uno sprone per noi per tutto ciò che ha vinto”.
Poi è il turno di Sacchetti che ha iniziato con i ringraziamenti: “Sono molto emozionato e si vede. Ringrazio il Presidente Petrucci e il Ct Messina. L'allenatore più importante e tra i primi due in Europa. Ringrazio specialmente Coach Guerrieri, l’ho avuto da allenatore, come assistente e da giocatore. Ringrazio anche Stefano Sardara che ha contribuito ai successi ottenuti con Sassari. Quando ho ricevuto la chiamata era domenica. Mi ha telefonato poi Ettore e mi ha chiesto se volessi allenare la nazionale. Una cosa importare. Ero in macchina, è stata una cosa inaspettata. Non succede tutti i giorni. Lo sognavo da quando era andato via Pianigiani. Poi era stato scelto il migliore (Messina, ndr) e quindi non ho avuto rimpianti. Dall'esperienza di Sassari mi porto dietro tutto. Sono legatissimo a questa Terra. Ho la residenza ad Alghero, è una terra che mi ha accolto bene e ormai mi sento un po’ sardo. Ho vinto con una squadra di grande talento, avevano qualcosa in più nelle partite importanti. I successi arrivati prima dello scudetto ci avevano responsabilizzato. Le vittorie mi hanno aiutato ad essere qua. Iniziare il percorso da Torino è significativo. Ho conosciuto mia moglie e lì ho anche giocato e allenato. Ho fatto la presentazione in Sardegna e inizierò a Torino. Sembra tutto perfetto”.
Intanto, la Nazionale azzurra domani sarà impegnata in un Open Day a partire dalle 16 aperto anche ai tifosi con una sessione di autografi al Pala Pirastu prevista per le 19, in modo anche da tamponare la mancata partita amichevole contro la Nigeria, che non si è presentata proprio all’ultimo. La prossima settimana, poi, dall’11 al 13, sempre al Pala Pirastu, le amichevoli contro Turchia, Finlandia e una nuova squadra che verrà chiamata al posto della stessa Nigeria.