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Il campionato del Cagliari ricomincia dalla Sampdoria. Lo ha detto l'allenatore, Walter Mazzarri, a meno di ventiquattro ore dalla sfida delle 12.30 con i blucerchiati, sua ex squadra, alla Unipol Domus: "Per me - ha esordito - si comincia ora: deve essere la partita della vita. Dopo la gara contro il Venezia, ho detto ai ragazzi di pensare come se il campionato fosse stato composto da 16 squadre e quindi da 32 partite. Noi abbiamo fatto la prima cogliendo un punto, qualcun altro ha vinto, dunque ora si trova due lunghezze avanti".
"Adesso quindi testa alla Sampdoria, mettiamo in campo quello che abbiamo provato in settimana - ha proseguito -. Spero che il pubblico ci dia una mano: in questi giorni ho toccato con mano quanto ami la squadra. Sono convinto che con questo atteggiamento generale sia possibile cambiare rotta".
Cagliari con i quattro uruguaiani di rientro (ieri sera) da Manaus, città dell'ultima partita persa dalla Celeste contro il Brasile. "Non li ho ancora visti - ha spiegato il mister - vedremo come potranno essere utilizzati e quanti minuti hanno sulle gambe".
Emergenza in difesa: Godin ha giocato tutte le tre gare della nazionale, Caceres arriva anche lui dalle fatiche sudamericane, Walukiewicz è out. Restano Ceppitelli, Carboni e Lykogiannis che potrebbe essere adattato a sinistra. Due settimane di lavoro approfittando della sosta. Ma a ranghi ridotti: "Sarri ha detto che i giocatori si allenano più con le nazionali che con i club?- ha scherzato il tecnico - meno male che l'ha detto lui così non dicono che sono io che mi lamento. Beh, lui almeno ha potuto svolgere la preparazione con tutta la rosa, io ho quattro nazionali che giocano dall'altra parte del mondo. Fossero svedesi, per esempio, li avrei subito a disposizione. Ma così è difficile. Certo, chi si è allenato ha lavorato duro con benefici che si vedranno molto presto. Una situazione che mi ha dato modo di conoscere bene tutta la rosa. Strootman e Pavoletti? Si sono allenati molto bene".