Il Cagliari perde 3-1 al suo ritorno in Serie A dopo un anno e si lecca le ferite per una vittoria che era alla portata di mano dei rossoblu. Un match strano quello del Ferraris contro il Genoa, che ha visto i ragazzi di Juric avere il predominio del campo e del gioco, ma con quelli di Rastelli che hanno avuto le occasioni migliori, prima tra tutte quella di Sau dopo pochi minuti di gioco, con Lamanna che l’ha ipnotizzato nel loro incontro ravvicinato. L’hanno decisa Ntcham, Laxalt e Rigoni per i liguri, dopo il gol che aveva sbloccato il match di Borriello.

Ma il Cagliari, come dicevamo, può recriminare per il classico sliding doors della partita. Dopo il vantaggio dell’attaccante ex Genoa al 66’, i sardi hanno fatto la bocca alla vittoria, visto che al 77’ Giannetti ha preso un clamoroso palo che avrebbe chiuso il match. E invece, incredibilmente, la partita da lì in poi è girata a favore dei padroni di casa che nemmeno un minuto dopo hanno pareggiato con il centrocampista di proprietà del Manchester City, Ntcham, e ancora 60 secondi dopo sono andati in vantaggio con l’ex Inter Laxalt. Il Cagliari, in quel momento, ha abbandonato mentalmente il match, colpito e affondato dall’1-2 della squadra di Juric. Il gol di Rigoni è stata la mazzata finale.

Vista così, c’è solo da recriminare contro la sfortuna per la banda di Rastelli. E invece non è così, perché c’è molto da dire sull’atteggiamento della squadra in campo, apparsa troppo rinunciataria. Il primo tempo, chiuso 0-0, ha visto il Cagliari giocare praticamente solo sulla difensiva, con la sola occasione, peraltro importante, di Sau. Per carità, il Genoa non ha impensierito più di tanto Storari, ma si capiva che da un momento all’altro poteva arrivare il gol. Nel secondo tempo invece il Cagliari ha provato a venir fuori un po’ di più e bisogna dire che le occasioni sono arrivate, prima col gol di Borriello e poi col palo di Giannetti. L’epilogo, poi, l’abbiamo già raccontato.

Il modulo con la difesa a tre è sembrato ancora una volta non nelle corde dei rossoblu, che non riuscivano mai a ripartire bene. I varchi erano chiusi in maniera ottimale, ma oltre il centrocampo non si andava. Col ritorno di Joao Pedro, Barella e, si spera, di Farias, Rastelli dovrebbe tornare al modulo col trequartista e la difesa a quattro.

Per quanto riguarda i più e i meno, le note positive sono la leadership di Bruno Alves, il gol da cecchino di Borriello, l’ottimo ingresso di Giannetti, l’assist di Sau (anche se pesa il gol sbagliato) e poco altro. Male Murru, sovrastato, malissimo Capuano, che non ci ha capito niente, in ritardo Isla, imprecisi Padoin e Ionita. Contro la Roma, domenica prossima al Sant’Elia, bisognerà fare certamente meglio.

Queste, infine, le parole di mister Rastelli al termine del match: ''Ho visto un ottimo Cagliari. Abbiamo giocato una grande partita, facendo quel che dovevamo fare contro una squadra forte come il Genoa che ci ha messo in difficoltà specie nella parte centrale del primo tempo. Però siamo stati ordinati, abbiamo chiuso tutti gli spazi, Storari non ha dovuto effettuare parate risolutive, mentre noi siamo andati vicinissimi al gol con Sau. Mi è piaciuto lo spirito di questa squadra che ha lottato e si è sacrificata. Il punteggio ci penalizza troppo per quel che si è visto in campo”.