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"Il sistema è al collasso, non siamo stati considerati nei ristori e non abbiamo garanzie su quando riapriranno gli stadi". Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, in un'intervista a "La Repubblica" conferma le difficoltà incontrate nel corso della stagione e la necessità di sopperire alla perdita di introiti dovuta alla crisi economica conseguente alla pandemia.
"Dovremo avere il coraggio di non scendere in campo alla prima di campionato. Non è possibile che non ci sia permesso di fare calcio - denuncia -. Si rischia di far scappare imprenditori seri che ci mettono denaro, passione, non vedono un briciolo di sostegno dal governo e non hanno garanzie che da agosto si riaprano gli stadi. Non abbiamo ricevuto aiuti a fronte di perdite enormi. Abbiamo 300mila addetti, 30 milioni di tifosi, la Serie A garantisce un gettito fiscale da un miliardo. I mancati introiti del ticketing sono più del 50% delle perdite dell'ultima stagione".
"La Figc ha già ottenuto la riapertura dell'Olimpico per l'Europeo? La preoccupazione principale di Gravina dovrebbe essere far riaprire gli stadi di Serie A, più che quello che farà la Nazionale agli Europei - conclude il patron rossoblù -. I club sono super indebitati e noi sosteniamo anche le categorie inferiori".