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Solita trasferta senza punti, e senza fare gol. A Bergamo un'altra conferma: il Cagliari fuori casa non muove la classica e non segna da due mesi.
L'ultima volta risale allo scorso 4 dicembre: pareggio uno a uno con il Pescara. Il conto delle reti oltre il mare è facile.
Una a Marassi con il Genoa, una a Bologna (sul due a zero), due a Milano (record stagionale). E poi una a Roma con la Lazio (sul quattro a zero), una a Torino (sul tre a zero) e una Pescara. Totale: sette. Con l'Atalanta è arrivata la quarta sconfitta consecutiva fuori casa.
La spiegazione al campionato esterno (solo quattro punti su 27) della squadra di Rastelli è tutta nei numeri: difficile fare paura se non si fa gol. Gli altri invece segnano: 30 le reti prese da Storari e Rafael lontano dall'Isola. Per fortuna ci sono sempre le partite in casa.
Ma quando il prossimo impegno al S.Elia è con la Juve e poi ci sono due trasferte è quasi inevitabile che, se non si vuole uscire da febbraio a mani vuote, qualcosa bisogna pur fare.
Le uniche note liete della partita di Bergamo sono arrivate dalla panchina: l'esordio in serie A di Federico Serra, classe 1997, e il ritorno in campo di Artur Ionita, a cinque mesi dall'ultima partita giocata.
Alcune attenuanti, almeno per la partita di ieri, ci sono: assenze pesanti (Farias, Joao Pedro, Padoin) e condizioni fisiche così così di qualche giocatore, da Borriello a Sau. Che infatti è rimasto in panchina tutta la gara.
La classifica? Ancora rassicurante: meno tredici dalla terzultima. Da ieri, dopo la vittoria nello scontro salvezza, il punto di riferimento non è più il Crotone, ma il Palermo.