Decimo posto o salvezza? Il Cagliari, dopo tre sconfitte consecutive, è in un limbo: a due punti ci sono Sassuolo e Spal, che occupano la decima e l’undicesima posizione in classifica, mentre 5 punti sotto c’è l’Empoli, che occupa la terzultima posizione, quella che porta dritti dritti in serie B. 

Ora, senza fare eccessivi drammi, vediamo cosa serve al Cagliari per salvarsi. In attesa di capire quale sarà il risultato di Bologna-Parma di stasera, ai rossoblù, impegnati sabato alle 18 a Marassi contro il Genoa, basta un solo altro punto. Addirittura, qualora l'Empoli non dovesse vincere contro il Torino il giorno successivo, il Cagliari conquisterebbe la salvezza matematica anche perdendo a Genova. Dunque, alla luce di queste considerazioni, i ragazzi di Maran possono stare abbastanza tranquilli. 

C’è un però. Un mese fa, dopo la vittoria contro il Frosinone e il conseguente raggiungimento della famosa quota salvezza a 40 punti, si pensava che ormai il Cagliari fosse in una botte di ferro. Si è quindi provato ad alzare l’asticella e guardare avanti, a quel decimo posto occupato dalla Fiorentina proprio a quota 40. Il trittico di partite Roma-Napoli-Lazio ha lasciato solo ferite e rimpianti in casa rossoblù, tre sconfitte che sono state derubricate alla voce “poche motivazioni".

Non tanto all’interno della squadra, quanto soprattutto all’esterno, con i tifosi che hanno accusato i giocatori di essere già in vacanza. E invece così non è. Il mare può e deve ancora aspettare. C’è una salvezza matematica da conquistare, c’è inoltre da chiudere bene un campionato vissuto tra alti e bassi ma tutto sommato positivo.

Marassi e il Genoa, che si gioca tutto proprio contro il Cagliari nello scontro di sabato, diranno se Pavoletti e compagni avranno reagito e saranno così pronti ad agguantare un traguardo, quello della salvezza, mai messo in discussione come oggi. E chissà che, andando a vincere a Genova, non si possa davvero conquistare quel decimo posto che è lì che chiama e che aspetta i ragazzi di Maran.