In casa Cagliari ha parlato questa mattina il Direttore Sportivo Nereo Bonato. Queste le sue parole.

Sui torti arbitrali: “Non ci sono stati episodi controversi solo nella partita col Modena, ma anche altre volte e questo condiziona il livello delle prestazioni sul campo. A Modena si sono sommati degli episodi anomali, dall’espulsione di Rog, che non era corretta, fino al pasticcio su Zappa, quest’ultima situazione che ci ha permesso di far ricorso per far ripetere la gara, senza penalizzazioni. Ringraziamo il capo degli arbitri Rocchi perché sono stati obiettivi, sensibili e tempestivi nel dopo gara. Questo episodio penso possa far scuola. Da parte nostra c’è il desiderio di ripetere questa gara e ci rimettiamo alle decisioni del Giudice. Ringrazio i nostri ragazzi che hanno avuto un atteggiamento corretto sul campo nonostante tutte queste avversità. Noi siamo la squadra che ha subito meno cartellini gialli”.

Sul mercato di gennaio: “Vogliamo costruire qualcosa che duri nel tempo. La prima idea era quella di cercare un esterno di gamba a piede invertito per creare un numero maggiore di cross per i nostri attaccanti e da qui l’idea Azzi. Abbiamo poi valutato il centrocampo, con i ritorni a pieno regime di Rog e Mancosu e l’esplosione di Kourfalidis, oltre al ritorno imminente anche di Deiola, abbiamo valutato di essere a posto così. In attacco volevamo un profilo giovane che avesse le stesse caratteristiche di Pavoletti che potesse essere futuribile per noi. Per ultimo volevamo un difensore di esperienza che ci potesse far fare un salto di qualità anche a livello di personalità e aiutare i nostri difensori, ma pur avendo individuato degli obiettivi di categoria superiore, ci siamo scontrati con la mancata volontà di scendere di categoria dei vari profili. Piuttosto che prendere tanto per prendere, abbiamo preferito rimanere così, anche dopo il recupero di Goldaniga. Voglio sottolineare che anche grazie all’attività di scouting abbiamo individuato dei profili futuribili per noi come Travaglini dell’Olbia, Sulev e Frankie che verranno aggregati al settore giovanile”.

Sulla valutazione della rosa: “Abbiamo una buona rosa che ancora non ha dimostrato al massimo il proprio valore. Ancora il mister Ranieri non ha ancora potuto allenare a pieno organico. E’ un problema questo, ma può anche essere un’opportunità perché ben presto il livello si alzerà una volta recuperati tutti. Voglio sottolineare che hanno giocato finora giocatori giovani come Obert, Kourfalidis e Makoumbou, abbiamo fatto esordire Delpupo, Cavuoti e Griger, e questo è importante per noi e per il Cagliari del futuro”.

Sugli obiettivi: “L’obiettivo è arrivare ai playoff, arrivarci con le nostre piene forze e li poi ci giocheremo la possibilità di tornare in Serie A. E’ un campionato equilibrato, ogni successo va sudato e sarà importante creare il gruppo, la mentalità per essere competitivi nel lungo periodo, senza avere la fretta, che è sempre cattiva consigliera. La volontà è quella di costruire nel lungo periodo, fermo restando che l’obiettivo è fare bene sin da subito”.

Sugli infortuni: “Abbiamo subito infortuni di diversa natura, traumatica, muscolare, che ci hanno privato di diversi giocatori anche tutti insieme. Nandez e Deiola speriamo di riaverli a marzo, Di Pardo e Viola hanno bisogno ancora di una o due settimane per il pieno recupero, mentre la situazione di Pavoletti va seguita giorno dopo giorno”.

Sul dopo partita di Modena: “C’è stata grande sensibilità da parte degli organi arbitrali. Hanno rilevato l’errore, ribadendo che tutti possono sbagliare, erano amareggiati per quanto successo, sono stati dei signori. Possibilità di vincere il ricorso? Ci auguriamo che questa gara si possa disputare senza penalizzazioni. L’arbitro stesso ha rilevato nel dopo partita che era stato commesso un errore. Se Perenzoni ha chiesto scusa? Lui è venuto a spiegare la dinamica dell’episodio di Rog, sottolineando che effettivamente c’era stato un errore”.

Su Nainggolan: “Conosciamo tutti il suo valore, noi vogliamo costruire qualcosa per il futuro e abbiamo scelto di riservare quegli spazi per i nostri giovani o per quei giocatori che ancora non hanno espresso appieno il proprio valore. Vogliamo valorizzare il nostro patrimonio e da qui questa scelta di non andare su profili come il suo”.