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Ripartire dopo la retrocessione. Con la conferenza stampa congiunta del Direttore Sportivo Stefano Capozucca e del Direttore Generale Mario Passetti, in casa Cagliari si comincia a progettare la stagione 2022/2023 in Serie B. Queste le parole del Direttore Generale Mario Passetti:
Sulla passata stagione: “La prima cosa che dobbiamo fare è chiedere scusa, per i motivi che anche il Direttore Capozucca ha ricordato. Essere di Cagliari è un peso in più per quanto mi riguarda, perché senti di non aver ripagato le aspettative di tutto un popolo. Noi sappiamo cosa vuol dire il Cagliari per i sardi, compresi quelli che non stanno in Sardegna e abbiamo tradito questo spirito e non è facile trovare un perché. È giusto prenderci le nostre responsabilità. Il Ds Capozucca è una risorsa per la nostra società”.
Sulle scritte ingiuriose verso Giulini: “Il presidente ha provato negli anni ad alzare l’asticella, affidandosi ad allenatori e giocatori di un certo blasone. Negli ultimi 40 anni non ricordo campagne acquisti come quelle degli ultimi 8 anni. Forse ci siamo abituati troppo bene, alzando le aspettative un po’ di tutti. È giusto farlo, però è stato sbagliato il modo e chi stava al fianco del presidente non ha saputo dare i consigli giusti. Il mio auspicio è che, posto che sia giusto criticare, anche ferocemente, bisogna arrivare al punto che serve per tornare a voler bene al Cagliari perché poi diventa pericoloso. Tutti qui vogliamo lavorare per il bene del Cagliari”.
Sulle ipotesi cessione: “Prima della partita col Venezia ho letto che il procuratore di Nandez ha criticato i medici del Cagliari perché non l’avevamo curato bene secondo lui, è una cosa gravissima nei confronti dei nostri medici e del loro operato. Sono cose che devono finire. Le notizie su una possibile cessione hanno dato fastidio come già detto dal presidente, con quella fantomatica offerta di quella Holding che non ha nemmeno un sito internet. La notizia è stata smentita da noi oltretutto, ma si è continuato a parlarne. Come ha detto il presidente, se volessero dei soci entrare nel club, sullo stile Atalanta, per capirci, ben vengano. Voglio parlare anche del famoso tesoretto, del paracadute in caso di Serie B. Posto che non è nemmeno la cifra di cui ho sentito parlare, questi soldi sono per ripianare le perdite che una squadra ha quando retrocede, ma non c’è nessun tesoretto, come leggo ovunque”.
Sulla posizione della società sulle scritte contro Giulini: “Non so chi c’è dietro tutto questo. E’ tutto anomalo, un qualcosa che non si era mai visto a Cagliari. In generale qualcosa mi dice che continuare a soffiare sul fuoco della rabbia può far comodo a chi del Cagliari non frega nulla. Affissare manifesti in maniera non autorizzata e infamanti costituisce reato e ci saranno le autorità che faranno il loro corso”.
Sullo stadio: “Non cambia nulla rispetto agli ultimi aggiornamenti. Dobbiamo chiudere e depositare il progetto definitivo entro il 30 giugno e siamo in linea con questi tempi”.
Sulla situazione finanziaria del club: “L’indice di liquidità? Al di là del poco senso che ha questo indice per l’iscrizione alla A, addirittura in B è pure più alto. Questo prevede che già nel mese di giugno noi dobbiamo fare delle cessioni tali da ripianare questo gap. C’è quindi urgenza di chiudere delle operazioni”.
Sulla prossima Serie B: “Sarà molto difficile e molto diversa dall’ultima volta. Ci sono grandi squadre e altre ne verranno fuori. In questi casi bisogna avere unità d’intenti e idee chiare, ricordandoci sempre che siamo il Cagliari e tutti dobbiamo essere orgogliosi di far parte di questa società”.
Sul paracadute: "Il valore del cosiddetto paracadute non corrisponde a quello dei diritti televisivi che si percepisce in Serie A. E contano anche i risultati degli ultimi cinque anni, insieme alle perdite che ci saranno ad esempio anche dal ticketing e da tante altre cose. E da questo è calcolato il famoso paracadute".