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Ci siamo. Esattamente 75 giorni dopo la maledetta partita di Venezia, il nuovo Cagliari di Fabio Liverani scenderà in campo domani all’Unipol Domus contro il Perugia nel primo turno di Coppa Italia. Una squadra rinnovata, ancora col cartello ‘work in progress’ fuori dai cancelli di Asseminello, ma che è pronta per il primo impegno stagionale ufficiale. Ecco le parole del tecnico dei sardi:
Sulle condizioni della squadra: “E’ la prima partita ufficiale dopo un mese di allenamento, le sensazioni sono positive ma dopo la partita avremo un quadro più completo. Abbiamo alcuni infortunati che ci portiamo dietro da situazioni pregresse, ma la squadra sta bene e possiamo affrontare al meglio questa partita contro una squadra di pari livello”.
Sulla rosa attuale e sul mercato: “Di mercato parla la società. C’erano molti giocatori in uscita quando sono arrivato, ma alcuni sono rimasti, con Rog c’è un contatto quotidiano e sapevo del suo amore per questa squadra. Si lavora a fari spenti, visto che veniamo da un anno pieno di difficoltà. Bisogna fare tutto in silenzio, Rog ne è la dimostrazione. Vedremo da qui a fine mese cosa succederà”.
Sul bilancio del ritiro: “Siamo in linea con quello che ci aspettavamo, alcuni mi hanno stupito di più, ma tutti hanno dato grande disponibilità, abnegazione e voglia di fare. Domani poi dobbiamo dimostrarlo sul campo e diventare velocemente squadra, le mie sensazioni sono positive. Si respira una bella atmosfera”.
Su Nandez: “Io posso solo ringraziare Marko Rog, con lui è stato un lavoro di squadra, lui ha sentito una grande stima e vicinanza da parte di tutti. Ha visto quanto la proprietà ha voluto fare un sacrificio per tenere un campione come lui. Ci dev’essere la volontà, la sua era quella di restare. Lo stesso lavoro che ho fatto con Rog lo sto facendo con Nandez. Lui sa la stima che ha da parte di tutti, se rimane dev’essere un riferimento per tutti da tutti i punti di vista. Le qualità le ha tutte, lo aspettiamo, ma senza doverlo convincere, lui ha dato grandi segnali, ma sono tutti ragazzi che hanno voglia di ridare qualcosa a questa squadra”
Sulla coppia Lapadula-Pavoletti: “Possono giocare da soli o insieme o in alternativa. Più in attacco siamo più dobbiamo avere equilibrio, ci dev’essere sacrificio e disponibilità da parte di tutti”.
Sul capitano: “Questa squadra ha dei valori umani molto alti. C’è grande professionalità, da parte di tutti, dentro e fuori dal campo, fin da quando sono arrivato. Sono in difficoltà sulla scelta del capitano perché ci sono più leader in questa squadra. Il capitano definitivo lo sceglierò alla vigilia della prima partita di campionato, domani il capitano sarà Pavoletti”.
Sulla Coppa Italia: “Questa competizione non ha valore quando si vince, ma se si perde è una tragedia. I ragazzi devono sapere che ogni partita è importante. E’ chiaro che giocare ogni partita come se fosse una finale è mentalmente troppo dispendioso. Viviamo la stagione tappa per tappa”
Sui giovani: “Hanno dimostrato di saper stare in questo gruppo, anche attraverso degli errori. Ci sono 5-6 di loro in pianta stabile e rimarranno con noi, partita dopo partita vedremo quanto saranno migliorati e quanto spazio prenderanno in questa squadra”.
Sul Perugia: “E’ allenata da un allenatore che ha più vittorie in Serie B di tutti. Lo scorso anno ha fatto i playoff e non è da sottovalutare. Dobbiamo toglierci i panni di squadra che vincerà facilmente tutte le partite. La Serie B è molto complicata e dovremo avere equilibrio e idee da proporre, adeguandoci velocemente alle qualità dell’avversario di turno”.
Su Pereiro: “Non ha mai saltato un allenamento in ritiro. Bisogna togliergli queste pause che ha durante le partite, ma la chiave la deve trovare lui, per non assentarsi e per essere sempre al centro del gioco. Si sta impegnando, è un po’ introverso, lo stiamo aspettando, ci stiamo lavorando e stiamo cercando di sfruttarlo al massimo. Tutti ci aspettiamo tanto da lui perché ha tantissime qualità, deve determinare di più”.
Sulle emozioni del tecnico: “Magari mi verrà in mente la prima volta che sono arrivato qui da ragazzo, con tante speranze e poche certezze. Oggi torno qui da uomo maturo che ha fatto la carriera che sognava, io vivo ancora questo sogno e voglio continuare a farlo”.