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Dopo la sosta per le Nazionali, torna la Serie A e torna anche il Cagliari, chiamato a venir fuori da una situazione di classifica complicatissima. Ci eravamo lasciati con i rossoblù rimontati all’ultimo minuto dal Venezia nella giornata pre-sosta e ora ritroviamo Joao Pedro e compagni di scena ancora all’Unipol Domus contro la Sampdoria.
Queste le parole in conferenza stampa del tecnico Walter Mazzarri:
Sull’aspetto mentale e atletico della squadra: “Purtroppo la rosa intera anche durante la pausa non l’ho avuta, ma chi è rimasto ad Asseminello ha lavorato molto bene, abbiamo fatto una sorta di richiamo della preparazione. Peccato per i Nazionali che non c’erano. Credo che quelli che sono rimasti qua ne trarranno sicuramente beneficio”.
Sugli uruguaiani: “Io non li ho ancora visti, quando domani ci parlerò deciderò chi impiegare e quanto impiegarli. Sinceramente avrei voluto evitare tutto questo, ma il calcio in questo momento è strutturato in questo modo e devo accettarlo”.
Sulla classifica: “Io dopo la partita contro il Venezia ho detto ai ragazzi, che erano un po’ giù di morale, che il campionato è come se fosse iniziato proprio con quella partita. Abbiamo preso un punto e da lì si riparte. Pensiamo alla Sampdoria e a quello che bisogna fare per questa partita. Vediamola così, mancano 32 partite, il campionato inizia adesso. Spero che tutti sposino questa causa, giornalisti e tifosi e da qui a un po’ di tempo si vedranno i risultati”.
Sull’emergenza difensiva: “Walu non è a disposizione, Caceres e Godin non li ho ancora visti, Ceppitelli è appena rientrato e sta bene, ma bisogna capire come sta. Lo stesso Godin ha giocato tre partite da novanta minuti in Nazionale e devo capire bene”.
Sulla strategia di gara: “Sui cinque cambi io sono sempre stato favorevole, da quando si sono allungate le rose tempo fa. E’ chiaro che se hai 16 giocatori più o meno sullo stesso livello va bene, si possono fare diverse gestioni di gara, quando poi questo non avviene allora diventa più complicato”.
Sulla Sampdoria: “E’ una squadra che forse ha meno punti di quanti ne avrebbe meritato perché è una squadra che mette in difficoltà tutti. E’ una squadra che fa della continuità la sua forza, ha giocatori importanti come Candreva, Quagliarella, Caputo, Gabbiadini. Sono partite difficili, equilibrate, ha valori importanti la squadra di D'Aversa. Se noi facciamo le cose per bene, quelle provate in allenamento, possiamo metterli in difficoltà”.
Su Altare: “Intanto ha esordito, poteva far meglio, ma come tutti, quel gol del Venezia è stato un concorso di colpa. I giovani che lavorano con me, anche se sono bravi, vanno inseriti nel momento giusto e spesso ho messo il giovane di turno quando la squadra andava forte. Ora il momento è delicato e i giovani nella mischia non si buttano, ma siamo in emergenza e sono sicuro che Altare potrà darci una grossa mano se ne avrò bisogno, anche se dall’inizio non credo che partirà titolare”.
Sull’aspetto psicologico: “Certe volte le partite le vinci anche grazie agli episodi, o nel caso contrario si perdono proprio per questi motivi. Ricordo la partita col Parma dello scorso anno del Cagliari, rocambolesca. Probabilmente anche a noi quest’anno qualche episodio non ci ha girato, noi dobbiamo essere bravi a portarli dalla nostra parte gli episodi”.
Su Keita: “Il ballottaggio con Pavoletti? Pavo si è allenato bene, la sua condizione è migliorata, Keita è tornato mercoledì, ma mi ha dimostrato di star bene, domani partirà uno dei due e poi vedremo a gara in corso”.
Su Strootman: “Kevin aveva bisogno di allenarsi forte come si è allenato queste due settimane. Domani penso che vedremo un giocatore più rapido, più svelto, più in forma, al suo livello insomma. Ha una grande struttura fisica e aveva bisogno di questo, domani sarà più sciolto sicuramente”.
Sulle gerarchie: “Zappa, ad esempio, avrà beneficiato del lavoro che abbiamo fatto, abbiamo lavorato su tante cose, penso che ne beneficeranno tutti. Deiola mi ha impressionato molto, lo conoscevo meno, ma ho visto la sua crescita”.
Sui disagi delle nazionali: “Anche Sarri ha detto qualcosa in merito, a me e anche a lui i giocatori piace allenarli, almeno lui d’estate li ha potuti allenare, io sono arrivato dopo. C’è poco da aggiungere”.