Vediamo le parole dell’allenatore rossoblù in conferenza stampa:

Sull’assenza di Nainggolan: “Radja è un giocatore importante per leadership, per tecnica, per personalità, la squadra senza di lui deve assumersi responsabilità differenti. Cambieremo qualcosa anche in considerazione del fatto che giocano quasi sempre gli stessi. Pereiro? E’ entrato discretamente bene a Genova, se capisce che non deve scartare tutti diventa perfetto…”.

Su Cigarini e Pellegrini: “Perché non me l’avete chiesto anche altre volte di Cigarini? Più tardi vedrete i convocati e vediamo se ci sarà Cigarini… Sono cose che rimangono all’interno dello spogliatoio. Cito Paloschi, ha giocato poco e si è allenato tanto, ed è a disposizione con determinazione. Pellegrini? Sarà un’assenza lunga, rischia di aver finito la stagione anche lui”.

Sulla partita contro la Sampdoria: “Loro hanno fatto 4 tiri in porta e 3 gol. Spesso veniamo accusati di tirare poco in porta, la Samp è stata cinica, ho pensato a questa cosa dopo aver visto i numeri di quella gara. E’ stato un incidente di percorso che può capitare, specialmente in questo periodo, e noi non siamo esenti da questo. Abbiamo giustamente perso a Genova e in questi giorni nello spogliatoio ne abbiamo parlato, da uomini e professionisti quali siamo. Non è stata comunque la peggior partita della mia era. Non abbiamo creato tanto, ci sono starti degli episodi che non abbiamo concretizzato, Joao Pedro ha avuto le sue chance…”.

Sul Sassuolo: “E’ una squadra che gioca molto bene a calcio, sono insieme da tantissimo tempo, l’allenatore può tranquillamente proporre le sue idee senza problemi, creano tanto, si divertono e stanno benissimo. Sono liberi mentalmente, sono nel momento perfetto. Noi siamo in un momento dove dobbiamo trovare il gol e la vittoria”.

Sul periodo della squadra: “Non credo ci debbano essere dei processi, ci sono alti e bassi in una stagione. Tolta Verona, che era il recupero, è stata l’unica partita dove noi non siamo rimasti dentro la partita quella di Marassi. Ci può stare. Abbiamo analizzato come abbiamo subito i gol e i perché. C’è poco tempo, c’è la necessità di valutare questi episodi. L’Atalanta ha fatto gol a tutti, a noi solo su rigore ad esempio… In un periodo come questi ci si dimentica del fatto che giocando una volta ogni tre giorni bisogna sempre avere un equilibrio, nel bene e nel male”.

Sulle motivazioni: “Secondo me non è questione di motivazioni, piuttosto di stanchezza. Stanchezza può essere la parola giusta. Un giocatore si prepara settimanalmente per giocare e fare del suo meglio in ogni gara dove scende in campo. Secondo me questo è un discorso che non ha senso. Contro il Lecce non ho condiviso l’opinione generale di una brutta gara, abbiamo avuto le stesse occasioni del Lecce. Se mi parlate di squadra un po’ stanca, allora ok, ma siamo stanchi perché praticamente stiamo giocando sempre con gli stessi, visti infortuni e squalifiche. Walukiewicz ha giocato 6 partite di fila in due settimane praticamente dopo non aver praticamente mai giocato prima”.

Sul futuro: “Dal 3 marzo al 19 maggio, data in cui abbiamo ripreso a far allenamenti collettivi, paradossalmente poteva essere un handicap, ma in realtà ho cercato delle soluzioni per conoscere tutti. Dal 19 maggio al 20 giugno, senza amichevoli, abbiamo dovuto riaccendere i motori di una squadra che non giocava da inizio marzo. Non sono scuse, ma non c’è stato tempo per fare e preparare le cose. Io non sono mai contento di me stesso, manco quando vinco, sarò soddisfatto quando tutti saranno contenti. Se non prepari bene le cose oggi il futuro non esiste”.