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"Cagliari ultimo club, solo offerte di lavoro dalle nazionali". Invece Ranieri va alla Roma e i tifosi si dividono tra chi si sente tradito e ricorda la promessa fatta dall'ex mister rossoblu nelle accese discussioni che in questi giorni stanno animando il web da quando si è diffusa la notizia del possibile sì al club giallorosso, e chi lo difende sostenendo che ancora una volta ha scelto il cuore.
Roma per Ranieri è come una nazionale, forse anche di più, sostengono i tifosi che appoggiano l'ultima decisione di sir Claudio: impossibile non rispondere alla richiesta di aiuto della città che gli ha dato i natali e del club che lo ha fatto esordire in serie A. Attacchi a Ranieri, ma senza esagerare. A volte un po' ironici: "Viva la coerenza", si legge in un post. Altri, sconsolati, dicono: "Ormai abbiamo solo Gigi Riva, da qui all'eternità". I pro Ranieri alla giallorossi, invece, spiegano che uno come il mister di San Saba bisognerebbe solo ringraziarlo: "Sempre grazie per quello che hai fatto per il Cagliari". E in effetti Ranieri con il Cagliari ha sempre fatto bene.
Dalla fine degli anni Ottanta. A qualche mese fa. Prese il Cagliari in serie C nel 1988. E lo portó in B. Solo un anno di cadetteria e poi il secondo miracolo con la promozione in A. Terzo colpo: la salvezza nella massima serie dopo un avvio disastroso. Quindi la carriera nazionale e internazionale: dal Napoli al titolo in premier con il Leicester. Passando per quasi tutte le big, dall'Inter alla Juventus con due tappe nella sua Roma. Quindi il ritorno a Cagliari con la squadra a metà classifica in serie B. E quarto miracolo: promozione in A nella finale playoff di Bari. L'anno scorso salvezza, anche in questo caso dopo momenti molto difficili. Quindi la decisione di andare in pensione, ma solo per i club. In attesa di una nazionale. Alla Roma, però, non ha saputo dire di no. Contratto fino alla fine del campionato. Rivedrà il Cagliari da avversario nella partita di ritorno all'Olimpico il 16 marzo 2025.