Il matrimonio fra Walter Zenga e il Cagliari volge già al termine. A dichiarare la fine della collaborazione è stato il presidente Giulini. Non è bastata dunque la vittoria in casa contro la Juventus a convincere la dirigenza, la stagione dei rossoblu da quando l'uomo ragno è approdato sulla panchina sarda è stata in fin dei conti deludente.

Ieri lo stesso Zenga ha parlato dopo la sconfitta subita contro il Milan, raccontando "pentimenti" e sensazioni sulla stagione appena conclusa. "L'unico nostro difetto è stato di fare 10 punti subito e metterci nella condizione migliore - ha spiegato Zenga-. Sarà un'esperienza che ricorderò per sempre. Sono stato da solo ad Asseminello per 2 mesi, ho ritrovato la squadra dopo 3 mesi e mezzo e una serie di 12-13 partite senza vittorie, non ho potuto fare amichevoli, né allenamenti regolari, non ho potuto vedere la mia famiglia. Allenare in queste condizioni è veramente complicato", ha raccontato.

E ha concluso lanciando un messaggio un po' pungente: "Forse ho fatto male ad accettare un contratto fino a fine stagione con una clausola praticamente impossibile da raggiungere (il settimo posto, ndr). Ma io sono fatto così".