La vittoria contro il Torino di domenica pomeriggio all’Unipol Domus è uno di quei successi che va al di là dei tre punti. Intanto perché non si vinceva in casa dallo scorso aprile e poi perché ora la classifica, seppur provvisoria dopo sole otto giornate, sorride ai rossoblù: 9 punti frutto di due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte contro i due soli punti della scorsa annata dopo otto giornate.

La svolta tattica di Nicola dopo la sconfitta con l'Empoli

Chiaramente non bisogna fare paragoni con lo scorso anno, allenatore diverso e squadra comunque diversa, ma è bene tenere a mente le ultime stagioni per provare a soffrire meno (anche per le coronarie dei tifosi reduci da due stagioni intensissime sotto questo punto di vista). La versione di tendenza più importante rispetto alle prime cinque giornate è senza dubbio quella della casella gol fatti (1 in 5 partite, 7 nelle restanti 3 gare), che hanno permesso ai ragazzi di Nicola di conquistare 7 punti dopo l’inopinata sconfitta contro l’Empoli. Quella che poteva sembrare l’inizio della fine per il mister rossoblù è stato invece l’inizio di un nuovo percorso che ha visto il Cagliari cambiare modulo e alcuni interpreti, vincendo subito a Parma, centrando un ottimo punto allo Stadium contro la Juventus e infine trionfando contro il Torino domenica pomeriggio.

Risultati positivi, culminati con la vittoria contro il Torino.

I numeri snocciolati fin qui fanno capire che forse si è trovata la quadra, anche se ovviamente il percorso ora dovrà continuare su questo solco per non rovinare quel che di buono si è fatto fin qui. Anche perché, i problemi non sono del tutto risolti. Intanto perché mancano i gol degli attaccanti. Piccoli, uno dei migliori fin qui, è uno che fa tanto lavoro, sporco e non, ed è utilissimo alla squadra, ma ovviamente non può essere sempre lui quello che canta e porta la croce, nonostante comunque abbia timbrato per due volte quest’anno, contro Como e Parma, oltre al gol contro la Carrarese in Coppa Italia. Dietro di lui sono ancora a secco sia Lapadula (5 presenze per un totale di 114 minuti), sia Pavoletti (5 presenze per un totale di 93 minuti) sia soprattutto Luvumbo, finora uno dei più deludenti, giocatore assolutamente da recuperare.

E se l’angolano non ha come priorità il fare gol (anche se è un attaccante e come tale deve comportarsi), dove è veramente mancato è stato nell’apporto alla squadra con le sue accelerazioni, i suoi strappi, le sue giocate che finora sono mancate troppo spesso. Molto utile, in questo senso, aver recuperato un giocatore come Viola, fuori condizione nelle prime giornate, che appena ha rimesso piede in campo ha risollevato le sorti della squadra. E sulla stessa lunghezza d’onda mettiamo anche Gaetano, altro giocatore da recuperare al 100% al più presto, che sarà utilissimo così come lo è stato lo scorso anno da gennaio in poi, ne siamo certi.

I rossoblù si preparano ad affrontare l'Udinese

E adesso c’è subito un’altra prova che aspetta Mina e compagni, quella di venerdì alle ore 18.30 a Udine contro l’Udinese, una partita che nasconde tantissime insidie e che rappresenta un test interessante in vista di quella crescita auspicata e vista nelle ultime partite. Lo scorso anno al Bluenergy Stadium si giocarono due partite tra le due squadre, una in Coppa Italia vinta 2-1 dal Cagliari ai supplementari e una terminata col punteggio di 1-1 (gol proprio di Gaetano). Udine però non ha sempre portato fortuna ai rossoblù visto che nell’anno della retrocessione, nel 2022, finì 5-1 per i bianconeri. Corsi e ricorsi storici che però ora vengono messi da parte in vista della gara di venerdì.