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E’ finita la prima parte del ritiro del Cagliari: il gruppo guidato da Mister Semplici ha messo un po’ di benzina nelle gambe in Val di Pejo e ha concluso la prima fase di preparazione. E, per altro, lo ha fatto vincendo, e convincendo, in un’amichevole contro il Vicenza: al Romeo Menti, come sappiamo, è terminata 3-0 per i rossoblù, guidati da Marin, Pavoletti e dal neoacquisto Dalbert, autori delle tre reti che sono valse la vittoria.
Un buon test, ma lo staff ne ha messi in calendario diversi altri per arrivare pronti all’esordio in campionato a fine agosto: il primo, contro i tedeschi dell’Augsburg a fine luglio, è forse il più impegnativo e probante, e darà la possibilità a Mister Semplici di verificare la crescita di un gruppo dal quale ci si aspetta parecchio dopo le inattese titubanze dello scorso anno. Ancor prima che in campionato, l’esordio stagionale ufficiale arriverà in Coppa Italia a metà agosto, quando il Cagliari affronterà la Cremonese.
Un altro appuntamento importante e da non sottovalutare, per cominciare al meglio la stagione. Minutaggio che sarà inoltre fondamentale per oliare i meccanismi in vista della prima di campionato, prevista lunedì 23 agosto alla Sardegna Arena contro lo Spezia, rivelazione dello scorso campionato. Un inizio tutto sommato abbordabile, ma guai a sottovalutare un avversario che nella passata stagione ha dimostrato di non essere arrivato in Serie A per caso. Anzi. Certo, con tutto il rispetto per lo Spezia, la seconda di campionato ha tutt’altro sapore e regala tutt’altre emozioni: i rossoblù, infatti, prima della sosta per le nazionali, il 29 agosto saranno ospiti della “Scala del Calcio”. L’avversario sarà l’ambizioso Milan di Mister Pioli, che dopo la raggiunta qualificazione alla Champions League nell’ultimo torneo, ora punta al bersaglio grosso. D’altronde, la campagna acquisti rossonera è stata da “big” e la dirigenza non ha nessuna intenzione di nascondersi.
Le prime due gare stagionali, quelle che precedono la classica pausa per le nazionali, sono sempre le più imprevedibili della Serie A, come testimoniano anche i pronostici degli esperti del settore, con le “grandi” alle prese con problemi di smaltimento delle tossine della preparazione e le altre pronte ad approfittarne. Ovviamente, il Cagliari spera sia questo il caso, così da regalarsi uno spettacolo indimenticabile nell’ovattato teatro di San Siro. Dopo la sosta, il torneo dei ragazzi di Mister Semplici riprenderà con un altro intrigante match: l’avversario sarà quel Genoa dell’ex Davide Ballardini, protagonista sulla panchina sarda in diverse “ere calcistiche”. Alla quarta, invece, i rossoblù faranno visita all’Olimpico, per affrontare la Lazio del Campione d’Europa Immobile, principale spauracchio dell’attacco biancoceleste.
Guardando al calendario nella sua interezza, se l’inizio è tutto sommato equilibrato, non altrettanto si può dire della fine, almeno per quanto riguarda il girone d’andata: alla diciassettesima, infatti, i rossoblù torneranno a San Siro per affrontare i campioni d’Italia in carica dell’Inter, mentre alla diciannovesima toccherà allo Juventus Stadium fare da vetrina all’ultima uscita prima del giro di boa. La curiosità, e la principale novità di quest’anno, è che alla prima di ritorno il Cagliari non andrà al Picco, perché per la prima volta il calendario della stagione 20/21 non sarà simmetrico. Dunque, la prima di ritorno sarà al Ferraris di Genova contro la Sampdoria, mentre nella seconda ci sarà un derby tutto rossoblù alla Sardegna Arena contro il Bologna. Curiosamente, il fato ha voluto che la gara contro l’Inter fosse sempre in coda (questa volta alla diciottesima di ritorno), mentre il sipario calerà su Cagliari-Venezia, al momento in programma il 22 maggio alla Sardegna Arena.
Sperando di arrivare all’appuntamento con uno stato d’animo già rilassato e, magari, con un ottimo piazzamento da festeggiare. Fondamentale, in questo senso, le operazioni di calciomercato a cui sta lavorando la task force messa in piedi dal Presidente Giulini: il gruppo a disposizione di Semplici è già di assoluto livello, così come lo era quello messo nelle mani di Di Francesco lo scorso anno, ma certo con un paio di innesti di qualità, si potrebbe realmente sognare in grande. Senza – però – fare troppi voli pindarici, perdendo di vista l’obiettivo minimo, per non incorrere nuovamente negli errori del recente passato: come spesso dicono gli allenatori, bisogna arrivare il più velocemente possibile ai canonici quaranta punti, poi ci si può anche cominciare a divertire…