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E' terminata in parità, a reti inviolate, la prima gara del 2014, che ha visto di fronte il Chievo di Corini e il Cagliari di Lopez. Al "Bentegodi", su un campo appesantito per la pioggia caduta su Verona negli ultimi tre giorni, c'e' stata grande lotta a centrocampo e si sono visti pochissimi tiri in porta, con le due formazioni attente più a non prenderle che ad offendere.
La partita non e' stata certamente piacevole: i sardi possono però recriminare per aver fallito un penalty nel secondo tempo. Nei padroni di casa, diversamente da quanto si pensava alla vigilia, Eugenio Corini ha riproposto il 3-5-2, abbandonando l'idea del 4-3-3. Spazio dunque a Frey, Dainelli e Cesar davanti a Puggioni, a Drame', Bentivoglio, Rigoni, Hetemaj e Sardo nella zona nevralgica e al duo Thereau-Pellissier in avanti, con Paloschi, Sestu, Estigarribia e Radovanovic inizialmente seduti in panchina, al fianco del rientrante Claiton (con Catello sempre out per infortunio).
Negli ospiti, privi dello squalificato Nene' e dell'indisponibile Eriksson, Diego Luis Lopez ha puntato sul modulo 4-3-1-2, lanciando dal primo minuto, per la prima volta, Adan fra i pali. Davanti all'estremo difensore spagnolo si sono schierati Pisano, Rossettini, Astori e Murru; in mezzo al campo il trio Ekdal, Conti, Nainggolan; in avanti Cossu in appoggio alla coppia Pinilla-Sau. Dessena e il rientrante Ibarbo, invece, si sono accomodati inizialmente in panchina.
La prima occasione del match e' stata ad appannaggio dei sardi: al 4' Pinilla, da buona posizione, ha calciato debolmente e Puggioni ha bloccato la sfera senza grosse difficolta'. Per il resto della prima frazione si e' visto poco o nulla. La prima conclusione targata Chievo e' giunta al 14' della ripresa, con Thereau bravo a calciare al volo di destro, anche se il pallone e' terminato a un soffio dal palo alla destra di Adan.
La occasionissima dell'incontro e' arrivata al 20' del secondo tempo. Dopo uno stop di Dainelli nell'area di rigore dei clivensi, Cesar, in colpevole ritardo, ha steso Pinilla e l'arbitro Bergonzi ha giustamente decretato il calcio di rigore. Sul dischetto si e' presentato lo stesso attaccante cileno, il quale pero' ha calciato con estrema violenza, spedendo cosi' la sfera alle stelle.
Dopo questo sussulto la gara si e' via via spenta, con una girandola di sostituzioni (da entrambe le parti) che non hanno sortito alcun effetto. Giusto nel complesso il risultato finale, con le due formazioni che compiono un piccolo passettino in avanti, importante in ottica "salvezza".