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Hanno giocato insieme in Nazionale per due partite. E ora si contendono, a distanza, la panchina rossoblù. Chiude Zemanlandia, ma a Cagliari il fattore 'Z' potrebbe continuare ancora: dopo l'esonero annunciato di Zdenek Zeman è sfida a due per la panchina rossoblù tra Walter Zenga e Gianfranco Zola.
L'ex portiere della Nazionale è in leggero vantaggio e l'accordo potrebbe essere chiuso già in serata. Non c'è fretta (gli allenamenti riprendono il 28), ma il club aspetta una risposta nelle prossime ore. Se dovesse accettare le proposte del presidente Tommaso Giulini, il posto sarebbe suo già entro Natale. Sarebbe la scelta della "scossa".
Anche se da anni lontano dalla Serie A, la scelta Zenga è senz'altro quella che offrirebbe maggiori garanzie, avendo già allenato in Italia Catania e Palermo. Quella di Zola, ex Watford invece, sarebbe una scommessa più dettata dal cuore. Amatissimo da tutto l'ambiente e da un'isola che non lo ha mai dimenticato, per lui sarebbe un ritorno da allenatore, dopo i trascorsi da giocatore.
E potrebbe riabbracciare capitan Conti, compagno di squadra al Cagliari, dieci anni fa, nelle stagioni 2003-2004 e 2004-2005. Ma l'ex portiere nelle ultime ore sembra aver acquisito un leggero vantaggio: se dovesse accettare le condizioni proposte dalla società, il posto sarà suo. Restano da limare gli ultimi dettagli e la sua reticenza a lasciare Dubai. Il Cagliari ha intenzione di giocarsi bene il poco tempo che rimane da qui alla ripresa degli allenamenti.
E i giorni delle festività possono essere la pausa di riflessione che serviva a rigenerale l'ambiente, assorbendo lo choc per l'addio di Zeman. Nel caso non si riuscisse a chiudere con entrambi, soltanto allora il presidente Tommaso Giulini opterebbe per l'esperienza di figure più "navigate" come Edy Reja (tra l'altro è stato allenatore di Conti e Zola) e Delio Rossi.
Epilogo quasi inevitabile l'esonero di Zeman. Decisivo il ko con la Juve - più nel modo che nel risultato - e la classifica che langue. Difficile dire quale sarà l'effetto dell'esonero sullo spogliatoio: i giocatori sono tutti in vacanza. Il club ha scelto una linea molto soft (con Zeman alla guida sino all'allenamento di ieri), forse per evitare un addio traumatico non solo con l'allenatore, ma anche con il progetto in cui la stessa società credeva.
I dubbi, si erano insinuati già dopo la gara persa in casa con il Chievo, ma sono diventati più forti quando anche con la Juve non sono arrivati i segnali che forse i vertici si aspettavano. Tifosi divisi per l'addio al boemo: le vittorie di Empoli e Milano e il pareggio in rimonta a Napoli avevano conquistato i cagliaritani.
Un amore però da trasferta: in casa la squadra, con Zeman alla guida, non è mai riuscita a vincere. Uniche eccezioni in Coppa Italia, con Catania e Modena, quest'ultima ai rigori, dopo un incredibile 4-4. E quella resterà l'ultima traccia di vera Zemanlandia in Sardegna.