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"Sono molto amareggiato perché per me è l'ennesimo fallimento di questa travagliata stagione": così il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, commenta con Sky la decisione di Zdenek Zeman di lasciare la panchina isolana.
Al di là dell'amarezza, Giulini attacca però chi "ha voluto strumentalizzare" la vicenda del blitz dei tifosi nel centro sportivo di Assemini venerdì notte. "E' stata una vicenda che non ha inciso assolutamente, anche perché Zeman ha fatto piazze molto più cattive di Cagliari".
L'ormai ex tecnico rossoblù nel corso della conferenza stampa ha spiegato che "la squadra non riesce ad esprimere il gioco che io voglio e la colpa è anche mia. Penso che sia meglio dare la possibilità alla squadra di affermarsi in altro modo. Quanto accaduto venerdì non c'entra con questa mia decisione di dimettermi".
"Abbiamo cominciato il campionato con buone prestazioni e tanta sfortuna. Sono tornato perché sono convinto che si poteva fare, il primo tempo con l'Empoli lo ha dimostrato. Poi altre prestazioni non sono state all'altezza, non conta vincere o perdere ma giocare il calcio che cerco di proporre. Visto che la squadra non c’è riuscita penso che sia meglio dare la possibilità di affermarsi in altro modo".
"Sono convinto che questa sia una buona squadra, che ce la può fare, ma non con me viste le ultime prestazioni. Non ci sono dietro altre cose - aggiunge Zeman -, altri problemi, è una decisione mia, mi dispiace aver deluso tanta gente, ma ho cercato di fare sempre il meglio di quello che posso, evidentemente non è bastato. La squadra non riesce a esprimere il gioco che voglio e sarà certamente anche colpa mia. Non rimprovero ai ragazzi la mancanza di impegno, non siamo la squadra più forte del campionato e possiamo competere solo con una grande organizzazione e questa è mancata".
"Serviva una scossa ed anche questa mia decisione può servire a darla", ha detto ancora Zeman che promette "continuerò a seguire il Cagliari, lo sento un po' anche mio".
Oggi intanto il tecnico, che ha rivelato di aver maturato ieri la decisione di dimettersi, si è recato in Questura dove è stato chiamato "per dire la mia su quello che è successo venerdì, ma le mie dimissioni non c'entrano con quanto accaduto venerdì".