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Dodici mesi in compagnia dei giganti biancoblu e delle bellezze del patrimonio archeologico della Sardegna: nasce ufficialmente il calendario “Dinamo Island 2019 che vede protagonisti i giocatori del Banco e coach Vincenzo Esposito.
Il lavoro è stato presentato questa mattinanella sala conferenze dell’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, a Cagliari, dall’Assessora regionale
Barbara Argiolas, dal Presidente della Dinamo Stefano Sardara e dal fotografo Nanni Angeli.
Ideato e prodotto dallo staff marketing e comunicazione del club, sotto la direzione artistica del fotografo Nanni Angeli (autore per il terzo anno consecutivo degli scatti), il calendario ha visto la luce dopo due mesi di intenso lavoro con oltre 3mila chilometri percorsi in tutta l’isola e propone un assaggio dell’immenso patrimonio archeologico isolano concentrato in 13 siti significativi.
La realizzazione è stata possibile grazie alla stretta collaborazione con MiBac, Polo Museale della Sardegna, della Soprintendenza di Sassari e Cagliari e delle cooperative che gestiscono i siti. Ogni scatto immortala uno dei giganti della palla a spicchi in un sito archeologico, in divisa da gara: dei moderni guardiani della millenaria storia isolana, che proteggono e custodiscono il patrimonio archeologico della Sardegna. In ogni mese, ad accompagnare la foto, una didascalia esplicativa curata dall’archeologa Clara Corona. Prosegue la mission della Dinamo Banco di Sardegna come ambasciatrice dell’isola, con i suoi giganti a raccontare una Sardegna unica, inedita, ricca di incredibili bellezze. Una Sardegna dalle mille sfaccettature che si apre al pubblico, veicolata dai giganti biancoblu in un binomio perfetto tra sport e cultura.
«Siamo lieti di presentare il calendario Dinamo Island, giunto alla terza edizione, che ha come protagonisti i nostri ragazzi e il coach nelle vesti di ambasciatori della Sardegna – ha dichiarato Sardara-. In questi tre anni abbiamo voluto raccontare attraverso le immagini una Sardegna inedita, lontana dalle affollate spiagge, provando a rappresentare alcune delle innumerevoli sfaccettature della nostra isola. Il primo anno abbiamo rappresentato alcune feste tradizionali ed eccellenze che sono patrimonio dell’umanità, lo scorso anno abbiamo voluto dare un volto alla Sardegna che lavora, riproponendo antichi mestieri ancora vivi tramandati di generazione in generazione. Quest’anno invece – ha aggiunto – ci siamo focalizzati sul ricco patrimonio archeologico isolano, scegliendo tredici siti tra necropoli, menhir, tombe dei giganti, domus de janas sparsi da Arzachena a Fluminimaggiore, da Paulilatino a Dorgali. Crediamo fortemente nella nostra mission di ambasciatori dell’isola, attività che da anni portiamo avanti in Italia ed Europa: poter rappresentare la Sardegna attraverso l’appeal dei nostri giocatori è per noi motivo di orgoglio».
Per la Argiolas «Il calendario rientra nel progetto di collaborazione tra la Regione e le società sportive sarde di alto livello che, in virtù della loro visibilità nazionale e internazionale, dal 2015 sono veicolo di promozione della Sardegna. La Dinamo Sassari, eccellenza della pallacanestro nazionale, si conferma ancora una volta nel ruolo di testimonial turistico dell’isola, delle sue bellezze, del suo patrimonio storico e culturale. In questi anni, il club sassarese è stato protagonista di tante iniziative promozionali della Sardegna: penso alla partecipazione all’Expo di Milano, ai concorsi che mettono in palio soggiorni nell’isola, alla presenza di prodotti agroalimentari e materiale informativo nelle trasferte. Il turismo culturale – ha rimarcato l’Assessora – è un segmento sul quale stiamo puntando sempre di più nell’ottica della costruzione di nuove stagionalità e di diversificazione dell’offerta turistica: col calendario abbiamo una nuova occasione per far conoscere il nostro patrimonio storico-archeologico unico al vasto pubblico delle competizioni sportive».
«È un onore per il terzo anno poter lavorare sul calendario che nelle precedenti edizioni si declinava in tematiche diverse e quest’anno si è concentrato sull’archeologia – ha sottolineato Angeli-. Volevamo rappresentare alcuni siti significativi con i giocatori a guardia, in difesa, delle testimonianze della storia millenaria sarda. I giocatori hanno il compito di veicolare la bellezza e la tutela dei luoghi simbolo della nostra isola e vestono perfettamente i panni di ambasciatori della Sardegna».