Dopo il vittorioso impegno europeo di mercoledì scorso, la Dinamo Banco di Sardegna si prepara ad affrontare, in trasferta, la New Basket Brindisi in una aprtita che può dire molto sulle reali capacità della Società sassarese. L’obiettivo è di ripetere l’ottima prestazione di domenica scorsa con Varese.

La sfida è stata presentata ieri nel corso della tradizionale conferenza stampa di coach Vincenzo Esposito che ha rimarcato come domani «Affrontiamo una squadra che fa dell’uno contro uno, del contropiede, del gioco in velocità e dell’atletismo di alcuni giocatori le caratteristiche principali. Andiamo avanti una gara alla volta, lavorando con la massima attenzione e concentrazione».

Quali saranno le chiavi della sfida con Brindisi?

«La New Basket è una squadra che gioca molto in transizione e velocità, e può contare sulla pericolosità di due-tre giocatori di talento che cercano l’uno contro come Gaffney, Brown e Banks. Loro sicuramente hanno avuto una settimana per preparare la sfida e arriveranno preparati, noi sappiamo che giocando la coppa e disputando tre partite a settimana non c’è molto tempo tra una sfida e l’altra. Sicuramente dobbiamo essere bravi a lavorare sulle nostre situazioni fisse, sviluppando la capacità di adattamento alle situazioni che si presentano. Dovremo essere svegli a fare gli aggiustamenti in corsa, crescendo bene tecnicamente».

A Leicester c’è stato il positivo rientro di Jaime Smith…

«Jaime è stato fuori due mesi per un colpo fortuito preso in precampionato, siamo contenti del suo rientro, consapevoli che adesso ci sarà bisogno di tempo perché entri in ritmo partita e conosca la meglio i compagni sul campo. Siamo contenti dell’atteggiamento che abbiamo visto già mercoledì e dell’impegno del ragazzo: è il giocatore giusto per noi e siamo sicuri che sarà determinante nel momento in cui sarà inserito al 100 per cento. Fortunatamente il campionato è appena iniziato quindi abbiamo tutto il tempo di inserirlo al meglio

Avete iniziato il tour de force tra campionato e coppa, quanto è importante il lavoro di programmazione?

«Il lavoro di programmazione forse è più complicato per lo staff tecnico che per i giocatori: fortunatamente abbiamo uno staff tecnico e medico giovane e preparato, sempre sul pezzo, e stiamo lavorando al meglio. E, nonostante per tanti sia la prima volta, i ragazzi stanno rispondendo presente capendo subito le modifiche da fare in tempi celeri».

Brindisi è da sempre un campo caldo…

«Il PalaPentassuglia è uno di quei campi caldi dove il pubblico può fare la differenza ma, se vogliamo essere ambiziosi e crescere, dobbiamo soprattutto guardare a noi e alla nostra crescita tecnica».