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Vola leggero sulle rampe che conducono a Cervinia nella 19^ tappa di un Giro d'Italia che l'aveva caricato di tante responsabilità. Pensavamo fosse troppo tardi per tentare il colpo e invece, evidentemente, Fabio Aru aveva ancora qualcosa da dare a questa edizione della corsa rosa.
Sul traguardo di Cervinia è primo dopo una fuga di 8 km a cui i diretti avversari Contador e Landa non reagiscono, e fanno male, perché il giovane scalatore sardo guadagna 1'28''. Un risultato maiuscolo che riporta Aru al secondo posto in classifica generale.
Batte le mani sul manubrio al traguardo: tanta tensione e tanta gioia da sfogare. "Non sapevo più cosa pensare negli ultimi metri" confessa emozionato ai microfoni dei giornalisti "questi giorni ho sofferto tanto, sul Mortirolo è stato un calvario ma ho imparato che a non mollare arrivano i momenti belli. Ho dato tutto me stesso, la mia è una squadra fantastica e li devo ringraziare perché nei momenti difficili mi sono stati vicini."
"Il Cavaliere dei Quattro Mori", l'hanno soprannominato in questi giorni, e Fabio Aru ha regalato ancora un sospiro di emozione all'intera Sardegna. Grazie Fabieddu!