Finalmente è tornato. Victor Ibarbo è nuovamente sbarcato a Cagliari nella serata di mercoledì e nel pomeriggio di ieri è stato presentato come nuovo (vecchio) giocatore del Cagliari. Il tutto è avvenuto nello Store del Largo Carlo Felice di fronte ad una buona rappresentanza di tifosi e anche ad alcuni tifo, curioso di rivederlo con la maglia rossoblu. Ecco alcune delle sue parole, riportate dal nostro inviato alla conferenza stampa di presentazione:

Sul suo ritorno in Sardegna: ‘’Cagliari è stata la mia casa per anni, ho tante amicizie qua. Mi piace stare qua e sono pronto a dare una mano. C'è un bel gruppo. Il mio addio due anni fa? Ero infortunato e la mia paura era andare in una grande da infortunato. Mi sono infortunato alla Roma perché volevo subito giocare e mi ha tradito questa mia smania. Poi sono andato al Mondiale, ma non stavo benissimo. E’ normale andare quando una squadra grande ti chiama’’.

Sui suoi ultimi due anni lontano da Cagliari: ‘’Ho passato tanti momenti difficili, di diverso tipo. Infortuni, specialmente al tendine rotuleo e altre situazioni fuori dal campo. Il calcio è così. Al Panathinaikos stava andando tutto bene, stavo giocando, con mister Stramaccioni mi trovavo bene, poi ci sono stati dei problemi extracalcistici. Ma ora sono contento di essere tornato qua. Sono ancora giovane, ho 26 anni e voglio recuperare tutto’’.

Sul suo impatto con la nuova (vecchia) realtà: ‘’Sono arrivato ieri sera (mercoledì, ndr). Ho parlato con Rastelli e ho fatto il mio primo allenamento. Sono stato fermo 20 giorni, ho lavorato in palestra e ora ho qualche difficoltà, ma tra pochi giorni posso essere utile per i miei compagni. Con l'Atalanta non c'è la farò.  Sono fermo da un po’ e sono indietro rispetto ai miei compagni. Non voglio rischiare di farmi male e voglio arrivare al livello dei miei compagni. L'ultima partita l ho fatta a dicembre (l’11 dicembre, 80’ contro l’Atromitos in trasferta, ndr).

Sul suo nuovo ruolo: ‘’Sono quello di prima. Gioco da attaccate esterno, un po’ libero di inventare. Per me non è importante. Voglio stare a disposizione del mister e poi vediamo dove giocherò. Ogni squadra è diversa. Il Cagliari di quest'anno? Ho visto la partita contro il Bologna e quella di Roma. In Grecia non vedevo le partite, non riuscivo a vedere Sky (ride, ndr). Dove possiamo arrivare? Non si può dire. Cagliari non ha limiti, possiamo arrivare il più lontano possibile. Non voglio dire una posizione o l'altra. Più lontano possibile’’.

Sul suo riscatto: ‘’E’ stato complicato pensare di tornare. Con questa maglia avevo esordito in Europa. Non sono qui per rivalorizzarmi. Non è cambiato nulla da quando sono andato via. Sono carico e fiducioso per il futuro. Non sono qua di passaggio. Rivincita? Ho voglia di tante cose. Sono partito troppo presto e infortunato. Voglio ripartire. E dimostrare che sto bene per giocare al Cagliari e in Serie A. Nazionale? Da un po’ di tempo non vengo convocato. Ho tempo per riconquistarla. Sono arrivato a 19 anni ora ne ho 26. Sono cresciuto. Sono maturato. Adesso a 20 anni sei già quasi vecchio. Immaginatevi a 26, allora. Ma non è così. Ho perso due anni e sono qua per ritrovarli. Se tornassi indietro non andrei mai via da Cagliari. Voglio recuperare tutto quel che ho perso’’.