Il Cagliari torna in campo domani a San Siro contro un Milan rigenerato e fresco di vittoria in Supercoppa Italiana, dopo il cambio sulla panchina. Lo farà senza Luvumbo, e forse anche senza Mina, due elementi fondamentali nello scacchiere di Nicola, che ha commentato così alla vigilia: "Giochiamo contro una squadra aggressiva, che sta verticalizzando anche molto meglio rispetto al passato. La stanchezza? Sono squadre abituate a giocare ogni tre giorni. Non penso saranno stanchi, anzi, vincere aiuta a mantenere alto l'entusiasmo. Il Milan ha una rosa ricca e talentuosa, lotta per obiettivi diversi dai nostri. Dovremo essere abili e concentrati".

"Nel girone di ritorno l'ardore e la voglia di crederci devono guidarci sempre, a prescindere dall'avversario - ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Più che mai, questo è il nostro obiettivo. A noi il compito di rimanere attaccati alla partita, con la consapevolezza che entrambe le fasi, di difesa e d'attacco, dovranno essere gestite con grande ardore. E poi quando riusciamo a mantenere la nostra identità per 100 minuti, penso che possiamo riuscire a fare bene con tutti".

Fra i pali una novità importante, subito dentro il neo acquisto Elia Caprile: "Lo conosco bene - ha detto Nicola, che lo ha avuto a Empoli -, è bravo tra i pali, ma anche con i piedi nell'impostazione del gioco. E poi va ad attaccare palloni vaganti in area: questo in certe situazioni ci può sicuramente dare una mano. Scuffet? Meritava una grossa squadra: penso sia andata via la migliore versione di un giocatore che conoscevo bene da tempo".

Al giro di boa è tempo di primi bilanci: "Siamo felici dell'attaccamento di tutti e convinti che il 95% del gruppo debba restare quello attuale. Ci sono posizioni in cui siamo più scoperti, come un cambio per Zappa nel ruolo di esterno basso difensivo, che può fare anche Zortea il quale oggi però sta facendo bene più avanti, o un'alternativa a Luvumbo per dare determinate caratteristiche all'assetto, da qui anche l'impiego di Felici con determinati compiti", dice Nicola.

"A centrocampo cinque elementi, tutti validi, stanno facendo bene e per ora ci sono due posti: Adopo, Makoumbou, Marin e Deiola hanno avuto minutaggio significativo, Prati meno anche per via dell'infortunio e dei tempi di recupero dopo Lecce, ma Matteo sa quanto lo stimi", conclude.