"Sarà una grande festa per il nuovo stadio. Ma per noi c'è da giocare anche una partita fondamentale. E c'è un solo risultato: la vittoria. Perché siamo arrabbiati per non aver raccolto nulla in queste due partite nonostante le buone prestazioni".

E’ l'avvertimento al Crotone lanciato dal tecnico del Cagliari Massimo Rastelli per l'esordio stagionale in casa e assoluto alla Sardegna Arena (oggi alle ore 15), il nuovo impianto sorto in pochi mesi accanto al vecchio Sant'Elia. "La prima vittoria - ha detto il mister - è avere il campo pronto dopo 127 giorni, sarà non il dodicesimo, ma il tredicesimo uomo. Uno stadio che ci dà ulteriori responsabilità per una gara impegnativa e difficile. Ma ci sono partite dove i punti valgono doppio. E una di quelle è questa col Crotone". Non c'è Van der Wiel, ancora ai box, ma è pronto Pavoletti: "E’ molto diverso da Borriello - ha spiegato Rastelli - fresco, fa reparto da solo. E' bravo di testa e anche a trasformare qualche pallone sporco per farlo diventare pulito". 

"Noi abbiamo una precisa identità, ma stiamo preparando alcuni accorgimenti per esaltare le qualità di Pavoletti. Si vedranno piano piano", ha precisato Rastelli che sulla formazione non ha alcun dubbio.

Ma non ha svelato i nomi di chi scenderà in campo dall'inizio. Per il posto accanto a Pavoletti è ballottaggio fra Sau e Farias. Sulla tre quarti sicura la presenza di Joao Pedro, autore contro il Milan della prima rete stagionale dei rossoblù.

"Dobbiamo ripartire dalla buona ora giocata con la Juve - ha sottolineato Rastelli - e dalla gara con il Milan. Solo che dobbiamo essere più cinici: il gol è l'essenza del calcio". Attenzione ai calabresi: "Nel girone di ritorno l'anno scorso hanno fatto grandi cose. Sono cresciuti moltissimo".