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Il Verona forse fatale anche per il Cagliari: la squadra di Tudor (in tribuna per la squalifica, sostituito da Bocchetti) vince 2-1 alla Domus Arena e condanna i rossoblù a tre partite disperate per la salvezza. Padroni di casa terrorizzati.
E il Verona ne approfitta per aumentare il bottino di uno splendido campionato costruito con le idee e con il gioco. Decisivo il solito uno-due a memoria in velocità davanti. Protagonista l'ex 'Cholito' Simeone con uno spunto altruista che questa volta ha portato al gol Barak all'8'. Poi il raddoppio poco prima dell'intervallo di Caprari (su gran lancio di Ilic), altro protagonista di questo torneo da record, con una azione solitaria con il Cagliari fermo a reclamare un inesistente fuorigioco: peccato per l'Europa ormai irraggiungibile, questo Hellas forse l'avrebbe meritata.
Nella ripresa la riscossa del Cagliari è solo in una punizione di Joao Pedro. Poi palle in mezzo su Pavoletti e Joao Pedro. E finisce due a uno per gli scaligeri con la squadra chiamata sotto la curva per un chiarimento che è più una contestazione. E con un invito a tirare fuori gli attributi (le parole non sono state proprio queste) per le ultime tre giornate. Il ko interno significa sette sconfitte in otto partite. Mazzarri a questo punto non sembra in bilico, ma visto quello che è successo a Venezia con l'esonero di Zanetti, non è detta l'ultima parola.
Ora il Cagliari aspetta i risultati dagli altri campi. E spera che questa non sia la giornata dell'aggancio di Genoa e Salernitana. Unico rimpianto per i sardi le due traverse colpite nel primo tempo, dopo lo svantaggio, prima con Altare e poi con Keita. Prima c'era stato solo il Verona che, approfittando di un Cagliari in confusione, aveva fatto tremare i rossoblù due o tre volte. Sino a quando non è arrivato il gol di Barak.
Messo al sicuro il risultato con Caprari il Verona si è sistemato dietro ad aspettare un Cagliari che non è riuscito, a parte la punizione gol di Joao Pedro (colpo di destro sotto l'incrocio), a costruire un'azione lucida e pulita. La prova è che Montipò non ha dovuto effettuare una sola parata. Assalto confuso nel finale. Ma senza emozioni. Ora il Cagliari deve giocare con la Salernitana una partita in Campania che vale un pezzo di A. Poi c'è l'Inter. E infine altra partita forse spareggio con il Venezia. Sarà dura, ma il Cagliari non ha altre possibilità. Ora la strada è davvero in salita.
"Non mi aspettavo questa partita nemmeno io". È la confessione di Walter Mazzarri dopo la sconfitta con il Verona: "La prestazione non mi è piaciuta - ha detto l'allenatore del Cagliari a fine gara - abbiamo perso tanti duelli, forse i ragazzi hanno sentito troppo la partita. La sconfitta è stata meritata: c'è da fare una riflessione, mi dispiace per i tifosi".
"Quello che non abbiamo fatto oggi- ha detto- lo dovremo fare nelle altre partite. Resettiamo. Ci sono gli scontri diretti, c'è l'Inter: noi dobbiamo fare il possibile, entrare in campo convinti di vincere".
I ricambi? "Nandez e Rog sono entrati benino - ha detto ancora Mazzarri - ma poi le energie sono mancate man mano che passavano i minuti: giocatori che sono stati fermi troppo tempo non possono avere un minutaggio troppo lungo. Ora cerchiamo di compattarci e vediamo che cosa saremo in grado di fare a Salerno".
Mazzarri non salva nemmeno il secondo tempo: "Le palle gol le abbiamo create più nel primo tempo, nella ripresa loro hanno rischiato di segnare il terzo gol. Abbiamo sbagliato la partita".