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"No, non andrò a vedere Vasco Rossi, questa sera voglio assaporare un Traguardo di cui noi Italiani, quando lo realizzeremo, dovremo essere fieri: per la prima volta RAI UNO, alle 21, manderà in onda una partita di CALCIO FEMMINILE. Sì la Nazionale Femminile di Calcio incontrerà il Brasile per i Mondiali Femminili e la TV Nazionale manderà in onda l’incontro".
Chi parla è l’avvocato Gianfrancesco Piscitelli, da semore impegnato sulle problematiche delle violenze di genere, che continua: “Nella mia qualità, prima di Uomo e poi di vicepresidente dell’Associazione Luna e Sole onlus, pur se attratto nostalgicamente dal concerto di Vasco Rossi, giunto a Cagliari con una nave al seguito, non potrò non festeggiare incollato al televisore, la discesa in campo della Nazionale Femminile che ha raggiunto il traguardo di… essere considerata… pur se squadra femminile, dalla RAI NAZIONALE. Per me e per tutte le donne che con me combattono per ottenere considerazione e rispetto, tale evento è una pietra miliare. Alle donne, che crearono la prima squadra femminile di calcio nel 1933 a Milano, il Regime vietò ogni esibizione in pubblico perché ritenuto indecente che delle “donne” nate “per altro” scendessero in campo con calzoncini, magliette e scarpine bullonate…. Infatti scendevano in campo con ampie gonne. In questi oltre 80 anni, nel resto del Mondo ed anche in Europa, il calcio femminile si è diffuso abbastanza ma, qui in Italia in modo limitato, perché qui abbiamo gravi ostacoli culturali: per molti, ancor oggi, in Italia è considerato uno sport maschile perché lo associa alla fisicità, alla cattiveria ed alla grinta agonistica; si pensa, basandosi su granitici pregiudizi, che alle donne siano più consoni sport senza contatti fisici e rischi di farsi male. Parliamo e parliamo ma nel 2019 ancora in Italia si pensa che una donna non solo non è in grado di parlare a proposito di calcio, figuriamoci a giocarlo! E qualche Illustre opinionista nel 2019 si è lasciato scappare che “le donne della Nazionale Femminile sono tutte lesbiche” (sigh!). Al contrario in America il calcio femminile è più seguito di quello maschile. Ritengo sia giusto cancellare la mentalità maschilista che ci contraddistingue ed iniziare a portare avanti la parità anche in questo tipo di sport, semmai partendo dalla scuola.
Non esistono sport da uomini o da donne come non esistono, e ce lo hanno dimostrato, lavori da uomo e da donne! Al massimo si può essere, indifferentemente dal genere, più o meno portati. Io e la mia amica Presidentessa di Luna e Sole Marinella Canu e tutto il nostro staff, certamente stasera godremo di questa Vittoria, comunque vada il risultato e…. sinceramente spero che per il prossimo campionato di calcio femminile, le grandi catene commerciali, pubblicizzeranno gli incontri con vendite ed offerte per mega televisori e gadget, proprio come - conclude Piscitelli- per i campionati maschili".