La Dinamo Banco di Sardegna Sassari saluta l'Eurolega con un'altra sconfitta, la decima in dieci partite, ma senza particolari traumi. La pesante sconfitta in casa dei tedeschi del Brose Bamberg per 86-54 era ampiamente preventivabile.

Ora Sassari, prima di riprendere con gli impegni internazionali in Eurocup, avrà un po' di tempo per buttarsi a capofitto sul campionato, ma soprattutto potrà avere più tempo da passare in palestra anziché doversi alternare tra il campo e gli aeroporti mezza Europa, con sacrifici fisici e mentali che quest'anno, inevitabilmente, hanno inciso sul rendimento di un gruppo che deve ancora fare il salto di qualità necessario anche sul piano mentale per potersi permettere l'Eurolega.

Certo, resta l'amarezza di non aver vinto neanche una partita, il dubbio di come sarebbe potuta andare se il Banco avesse gestito diversamente gli ultimi istanti del match d'esordio di Istanbul contro il Darussafaka Dogus, ma l'ambiente biancoblu sembra aver già tratto il meglio dalla lezione europea.

È stato per tutti un grande bagno di umiltà: metabolizzata la consapevolezza di non essere ancora all'altezza delle più forti del Vecchio Continente, la Dinamo potrà lavorare per cercare di difendere l'onore nelle ultime due competizioni rimaste, campionato e Coppa Italia, di cui peraltro la squadra di Marco Calvani è detentrice.