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Siamo agli sgoccioli, dopo lo stop imposto dal governo a causa dell’emergenza Coronavirus il Calcio in Italia, come nel resto d’Europa, potrebbe presto ripartire: le federazioni, di comune accordo con medici e politica, sono al lavoro infatti per programmare un nuovo inizio. Ma qual è al momento la situazione nei maggiori campionati europei?
La Serie A al bivio tra salute ed economia
La Serie A, dopo aver ripreso le sedute individuali ad inizio mese, riprenderà da lunedì 18 maggio gli allenamenti collettivi.La Lega ha manifestato in più occasioni il desiderio dei club di portare a termine il campionato, per evitare disastrosi contraccolpi finanziari, ma si allineerà alle scelte del Governo. La maggioranza in Lega Serie A ha espresso la volontà di ripartire il 13 Giugno. Fondamentale sarà trovare l’intesa con le istituzioni sul protocollo medico: in questo senso il vertice di oggi tra il Comitato tecnico scientifico e la Federcalcio potrebbe dare maggiori informazioni a riguardo.
Se si troverà un accordo per far riprendere il campionato italiano la stagione terminerebbe il 2 Agosto, in tempo per la Champions League da disputarsi a cavallo di Ferragosto.
Le motivazioni che spingono a far ripartire il campionato sono soprattutto economiche. Il calcio italiano è un prodotto che tra diretto e indotto vale circa 15 miliardi di euro (poco meno dell’1% del PIL italiano), e uno stop comporterebbe gravi conseguenze a cascata, come cause della Lega con Sky e Dazn sui diritti tv, possibili sanzioni dalla UEFA e anche ripercussioni sul mondo delle scommesse, da sempre importante contributore a livello fiscale.
Secondo un’elaborazione di Agipronews, lo scorso anno tra Aprile, Maggio e metà Giugno i bookmakers hanno incassato 2,5 miliardi di euro. Proventi che quest’anno non ci sono per via dell’emergenza coronavirus, così come sono a serio rischio gli incassi estivi, nonostante le frequenti offerte promozionali dei bookmakers e la possibilità di trovare dei bonus scommesse senza deposito sui siti degli operatori. Ma la ripartenza imminente di alcuni campionati europei dovrebbe dare, in ogni caso, nuova linfa ai siti di scommesse.
Chi riparte sicuramente: la Bundesliga e il campionato portoghese
Dopo l'anticipazione della Cancelliera Angela Merkel ora è ufficiale: la Bundesliga riprenderà sabato 16 Maggio con il derby della Ruhr fra Borussia Dortmund e Schalke 04. La Germania è il primo campionato top d’Europa a tornare in campo dopo l'emergenza sanitaria: tutte le partite si giocheranno ovviamente a porte chiuse (ma con tifosi cartonati sugli spalti) e tutte le squadre dovranno rispettare un rigido protocollo stilato dagli esperti.
Al via sicuramente anche la Primeira Liga portoghese il 4 Giugno e il campionato turco il 12 Giugno.
I campionati che ripartono ufficiosamente: la Premier League e la Liga
Tra gli ultimi campionati a chiudere i battenti (venerdì 13 marzo), anche la Premier League si è dovuta adeguare alla situazione di quarantena generale. Il governo inglese ha dato il via libera per tornare a giocare a partire dal 1 giugno, ovviamente a porte chiuse ed è stato già stilato un protocollo medico
Non c’è ancora una data ufficiale per la ripresa ma un possibile giorno per la ripartenza potrebbe essere il 12 o il 20 giugno.
Anche nel caso della Liga sembra filtrare ottimismo per la ripresa della stagione. Il Consiglio Superiore dello Sport ha approvato il protocollo per la ripartenza del campionato, concedendo il via libera ai test sierologici sui calciatori con sintomi dal 4 maggio. Il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha inoltre permesso ai club riprendere gli allenamenti individuali.
Attualmente non c'è ancora una data confermata per la ripartenza del campionato ma il Presidente de La Liga, Tebas, ha provato ad indicare come possibile giorno per la ripresa il 12 giugno.
I campionati cancellati: la Ligue 1 e l’Eredivisie
Il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha confermato che la stagione 2019/20 della Ligue 1 è ufficialmente terminata. La scelta del Governo è giunta a poche ore di distanza dalla sospensione definitiva dell'Eredivisie, ma a differenza dell'Olanda il titolo è stato regolarmente assegnato al PSG, primo in classifica al momento della sospensione.