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In casa Juve si è consumato il divorzio fra la società e il tecnico Massimiliano Allegri, da cinque anni alla guida della squadra con la quale ha conquistato importanti trionfi.
Questo pomeriggio, a Torino, si è tenuta la conferenza stampa dove l'allenatore e il presidente Andrea Agnelli hanno illustrato alla stampa le dinamiche che hanno generato questa decisione rivolgendosi parole di stima reciproca.
In uno dei passaggi, il tecnico toscano è tornato con la memoria agli anni di Cagliari, sua prima squadra in Serie A (2008-2010).
"Nel calcio ci sono momenti in cui giochi bene e altri in cui giochi meno bene - ha spiegato Allegri a un giornalista che lo ha interrogato sul fatto che qualcuno lo accusi di esprimere con le sue squadre un calcio che non diverte -. Ci sono partite in cui fai un tiro e vinci di un gol. Ma alla fine ciò che conta nel calcio è vincere. Questo vale per tutte le categorie. Ci sono allenatori e dirigenti che vincono e non vincono. Che retrocedono e non retrocedono mai. Ci sarà un motivo no? Io ho avuto Cellino a Cagliari, primo presidente in Serie A. Non so come ha fatto, ma è andato a Brescia e in un anno ha riportato il Brescia in Serie A. E col Cagliari è retrocesso solo una volta. Non so come ha fatto ma l'ha fatto. E' più bravo degli altri, c'è poco da fare. Quelli che vincono sono più bravi degli altri".