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Chi conosce il basket, sa perfettamente come, a volte, per un giocatore che arriva dall’estero serve molto più di un semplice mese di adattamento. Cambiano tanti fattori: dall’alimentazione, alla cultura, all’ambiente in cui si vive, ai modi di fare delle persone che sono intorno a te, ma anche alla fiducia e al carico di responsabilità che caratterizzano il rapporto con la società.
Ecco spiegato il motivo per cui, entrare in un nuovo sistema di gioco e fare fin da subito la differenza non è assolutamente così scontato. Anzi, a volte si ricevono critiche su critiche proprio in virtù del fatto che tale processo è molto più lungo di quello che si pensa potrebbero essere le tempistiche “normali”.
Miro Bilan, quando è arrivato alla Dinamo Sassari
Nel corso dell’ultima partita in Basketball Champions League contro Oostende, vinta dalla Dinamo Sassari per 90-71, Bilan ha offerto davvero una prestazione di alto livello, rispecchiando in fin dei conti la pallacanestro giocata da tutti gli uomini di coach Pozzecco, che hanno messo in campo tanta energia, fisicità e un gran carattere, che sono serviti per battere una squadra belga che è prima in classifica nel suo campionato.
Miro Bilan, dicevamo. Ha chiuso con ben 23 punti, frutto di percentuali al tiro irreali: 10/15 da due, una tripla a segno, ben 5 rimbalzi per un dato complessivo di valutazione pari a 23. Una serata davvero magica per Miro, come quelle che probabilmente sognava già da diverso tempo, ma che finalmente ha trovato. E adesso Sassari può sognare: tanti tifosi stanno scommettendo su numerose piattaforme di casino online la vittoria della Champions League, visto che adesso le quote sono molto interessanti e piazzare una puntata è veramente un gioco da ragazzi.
La partita di Bilan è iniziata subito con il piede giusto: nonostante i lunghi avversari non siano proprio i migliori clienti, Bilan fa capire a tutti immediatamente come sia in una vera e propria serata di grazia. Così, sotto canestro riesce a fare la voce grossa ed è grande protagonista del primo allungo di Sassari sul 24-15.
L’avvio del secondo quarto è favorevole alla squadra belga, che in men che non si dica si rifà sotto nel punteggio con un bel parziale di 8-2. Così Pozzecco decide di correre ai ripari e indovinate chi pesca dalla panchina? Ovviamente Miro Bilan, che intanto era stato sostituito per prendere fiato.
Ebbene, ancora una volta il cestista croato risponde ben più che presente: il trentenne centro, infatti, è pur sempre fattore anche senza incidere a livello di punti. Con lui in campo, Sassari riporta il suo vantaggio sopra la doppia cifra di margine e i belgi non riescono più a trovare il canestro con continuità come facevano in precedenza.
Dopo l’intervallo, ecco che arriva il parziale decisivo per la Dinami Sassari, con un parziale di 7-0 che chiude definitivamente i conti, o perlomeno sembra farlo. Indovinate chi è in campo a propiziare questo break a favore della squadra sarda? Certo, ancora lui, Miro Bilan, che quando viene chiamato in azione in area inevitabilmente punisce sempre gli avversari.
Oostende riesce a rifarsi sotto sul finire della terza frazione, riducendo il margine di svantaggio solamente a dieci punti, ma ancora una volta Pozzecco si affida a Bilan per guidare il controbreak e fa benissimo. Il lungo croato c’è, così come si fa notare pure nell’ultimo quarto, quando la sua tripla riesce a ricacciare indietro definitivamente gli avversari belgi, che devono alzare bandiera bianca.
Una prestazione, quella contro i belgi, che fa capire ancora una volta come la Dinamo sappia pescare particolarmente bene sotto canestro in sede di mercato estivo. Bilan è arrivato in Sardegna dopo un buon numero di esperienze tra i diversi campionati europei. La scelta di sbarcare a queste latitudini non è stata casuale, ma frutto della sua amicizia con Gianmarco Pozzecco, che lo aveva già allenato, come vice, con il Cedevita.