"Non vedo l'ora di scendere in pista. È il mio quarto Mondiale, ogni volta è una storia a sé, ma vivo sempre allo stesso modo la vigilia e sono molto convinto di poter fare bene, visto com'è andata l'ultima gara con 20.14 agli Assoluti di Molfetta, a quattro centesimi dal personale".

Filippo Tortu è carico alla vigilia della quinta giornata dei Mondiali di atletica a Budapest. "Per andare in semifinale si dovrà correre già molto forte - commenta -. Sono arrivato qui da qualche giorno, ho avuto modo di allenarmi nell'impianto di riscaldamento a fianco dello stadio, di respirare l'atmosfera vedendo quelli che ormai sono i miei ex avversari dei 100 metri. Comincia a salire l'adrenalina, dovrò essere bravo a portarla in campo".

Il velocista sardo-brianzolo vuole rivivere le emozioni delle Olimpiadi di Tokio, e il primo obiettivo è chiaro: ""Andare in finale, ma era così anche quando correvo in 20.61 un paio di mesi fa agli Europei a squadre. Punto anche a scendere sotto i 20 secondi, perché credo che potrebbe servire un crono intorno a 19.95 per la finale".

"Spero di trovarmi di fronte al problema di avere la batteria della 4x100 e la finale dei 200 metri nell'arco di un paio di ore, venerdì sera, e io darei la disponibilità in ogni caso, ma poi ovviamente si dovrà valutare in base a come andrà: anche con la 4x100 vogliamo andare in finale e provare a giocarcela", aggiunge.

Chi sono i favoriti?  "Per me è Lyles. Dopo aver vinto i 100 correndo fortissimo negli ultimi venti metri, ma anche Tebogo e Hughes hanno dimostrato di essere in gran forma. Penso che Knighton non si farà sfuggire una medaglia e io lo incontrerò già in batteria".