Il Cagliari perde a Napoli per 2-0, ma il risultato non dice tutto della partita dei ragazzi di Mazzarri che praticamente non hanno mai impensierito il portiere avversario, inoperoso per tutto il match. Un gol per tempo di Osimhen e Insigne su rigore hanno deciso una gara senza storia. Per il Cagliari ora c’è da pensare ad uno scontro, quello contro il Venezia del prossimo venerdì, che diventa già fondamentale in vista della corsa salvezza contro un avversario diretto.
LA CRONACA
Mister Mazzarri presenta un Cagliari sulla carta molto abbottonato, 4-4-1-1 con Caceres terzino sinistro Godin-Walukiewicz davanti a Cragno al centro della difesa e Zappa a destra. Nandez e Lykogiannis sulle fasce a centrocanpo, Strootman-Deiola in mezzo, Marin dietro Joao Pedro con Keita e Pavoletti inizialmente in panchina.
Napoli subito in vantaggio all’11’: palla in profondità per Zielinski che mette dentro per Osimhen il quale trafigge Cragno con un destro secco. Al 19’ da un calcio d’angolo sulla destra Caceres prova a calciare in porta palla deviata in corner dopo un rimpallo da Ruiz. Sul corner seguente è Godin a saltare di testa, palla però troppo alta. Il Napoli fa la partita, il Cagliari si difende, attende e prova a ripartire, ma con scarsi risultati. Tuttavia Cragno è quasi inoperoso se non per l’occasione della rete azzurra. Il primo tempo si chiude sull'1-0 per i padroni di casa.
La ripresa si apre con un destro da fuori di Osimhen ben parato da Cragno. Il copione è quello del primo tempo. Al 55’ fallo in area di Godin su Osimhen e calcio di rigore: batte Insigne e batte Cragno per il 2-0. Al 68’ dentro Keita e Ceppitelli per Deiola e Walukiewicz nel Cagliari. Napoli che continua a dominare il match, creando diverse occasioni ma sempre senza centrare lo specchio della porta. Partita che si trascina stancamente fino alla fine senza che il Cagliari abbia impensierito minimamente la porta difesa da Ospina. Nel finale dentro anche Grassi e Pereiro per Lykogiannis e Strootman, ma il risultato non cambia più.