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Napoli, 7 mag. - (Adnkronos) - La ‘prima volta’ da campioni è in casa. Al ‘Maradona’ la squadra di Spalletti trova il primo vero abbraccio dei suoi tifosi. Che finalmente possono godersi e celebrare senza l’ansia di risultato il terzo scudetto -33 lunghissimi anni di sofferenza dopo l’ultimo vinto con El Pibe de oro’- grazie alla certezza matematica conquistata al Dacia Arena giovedì scorso contro l’Udinese. Lo stadio di Fuorigrotta, che oggi ospita la Fiorentina di Italiano, è sold out con oltre 50 mila persone attese, si tinge nuovamente di azzurro. Come un Vesuvio si prepara ad eruttare tra canti, balli, cori, bandiere, striscioni e magliette celebrative. Ad un’ora dal fischio d’inizio la festa è già iniziata sugli spalti. In corrispondenza della tribuna Posillipo campeggiano sulla pista di atletica due maxistriscioni: uno con la scritta a caratteri cubitali Napoli 3 e l’altro con ‘quella campioni d’Italia’.
Mega palloni azzurri con i numeri dei giocatori azzurri neo campioni circondano il campo di gioco. Con il ‘Maradona’ c’è una intera città impazzita , in delirio. ‘E’ succiess!!’ ‘E’ successo!’, gridano in tanti. Una delle scritte più belle viste prima di arrivare ai cancelli è una citazione di Luciano De Crescendo: ‘Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’è bisogno di un poco di Napoli’’