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Nel mondo del calcio i 24 anni vengono idealmente descritti come una sorta di spartiacque: il passaggio dall'età della maturazione a quella della maturità professionale. E' lo stesso percorso che sembra aver intrapreso Nicolò Barella, che oggi di candeline ne spegne, per l'appunto, ventiquattro.
La stagione 2020/21 ha regalato al calcio italiano un Barella inedito. Già l'anno scorso con l'arrivo a Milano, sotto la guida di Conte, il centrocampista sardo si era distinto per la continuità di prestazioni nell'arco di tutta la stagione. La sensazione vedendolo giocare era che partita dopo partita prendesse sempre più confidenza nei propri mezzi.
Talvolta però peccava di eccessiva irruenza. Spesso sprecava energie che sarebbero potute essere spese meglio in altre fasi della partita. Quest'anno invece sembra aver acquisito quella consapevolezza che ne fa un giocatore ormai affermato e da tutti riconosciuto come uno dei migliori centrocampisti del panorama non solo nazionale, ma anche internazionale.
L'ultima perla il gol di venerdì contro la Fiorentina: un delizioso destro a giro dalla distanza. Segna, fa segnare, spezza il gioco avversario e non si ferma mai, a 24 anni Nicolò Barella è già maturo e le grandi del calcio europeo lo tengono d'occhio da tempo. Il ricordo delle stagioni a Cagliari è nitido e già a quei tempi si aveva la sensazione che quel giovane ragazzo potesse realmente spiccare il volo.
Adesso è pronto a prendersi la scena, con la personalità e l'orgoglio che da sempre lo hanno contraddistinto; un diamante cresciuto a Cagliari e pronto a brillare in giro per il mondo: auguri Nicolò!