L'ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter Radja Nainggolan è stato interrogato per circa un'ora dal giudice per le indagini preliminari, ma al momento non è stata presa alcuna decisione riguardo a una possibile assoluzione o arresto, come confermato dal suo avvocato, Me Mounir Souidi. "Il giudice ora desidera approfondire alcuni aspetti, l'udienza riprenderà alle 16:30", ha precisato.

Secondo il difensore, il suo assistito non è coinvolto direttamente in questioni legate alla droga, ma è stato chiesto di chiarire soprattutto riguardo alle somme di denaro che avrebbe donato o prestato a conoscenti. Sempre stando all'avvocato, sebbene non sia stato ancora formalmente accusato, al centro della discussione potrebbe esserci un possibile coinvolgimento nel riciclaggio di denaro. "Le somme in questione non sono connesse alla droga per il mio cliente", ha ribadito l'avvocato di Radja Nainggolan. "Si tratta di denaro che ha destinato a persone cui voleva offrire supporto finanziario perché è un individuo generoso. Ora dobbiamo verificare se queste persone hanno utilizzato quei soldi illegalmente".

Il legale ha specificato che non si tratta di cifre significative, specialmente se confrontate con i guadagni che il ex nazionale belga ha percepito durante la sua carriera di calciatore professionista. "Forse è stato un po' ingenuo, ma non aveva nessuna intenzione di aiutare individui provenienti da ambienti loschi." La notte trascorsa in cella ha avuto un impatto pesante sul suo assistito, ha rivelato l'avvocato Souidi. "Non è stata un'esperienza piacevole. In questo caso, non ha commesso alcun reato, quindi può mantenere la testa alta senza rimpianti".