Un intervento deciso e immediato quello effettuato giovedì 28 dicembre dalla società: nonostante il primato in classifica nel proprio girone di Promozione la Nuorese ha sollevato dall'incarico l'allenatore Luca Rusani e il vice Nicola Ruggeri. La decisione è arrivata a seguito dell'episodio avvenuto qualche giorno prima (il 21 dicembre) negli spogliatoi dello stadio Frogheri. Alcuni botti provenienti dalla struttura hanno allarmato il quartiere (probabilmente dei colpi esplosi con una scacciacani), tanto da costringere ad intervenire tre volanti della polizia, che hanno identificato i presenti e li hanno convocati in questura.

La polizia ha aperto un'indagine sul caso: non è chiaro a chi sia stata sequestrata la pistola, così come ancora non è stata fornita dalle autorità una ricostruzione precisa degli avvenimenti. Fatto sta che, dopo che la notizia è rimbalzata anche sui media nazionali, lo società ha preso una decisione forte: esonero per l'allenatore e il vice. Una scelta che ha naturalmente lasciato di stucco i tifosi, non del tutto al corrente degli avvenimenti, in una situazione di classifica esaltante. Il giorno stesso è stato annunciato il nuovo tecnico, Antonio Prastaro, già precedentemente alla guida dei verdeazzurri.

Porprio per questo ieri la Nuorese ha voluto chiarire, senza addentrarsi troppo nei dettagli, il perché della scelta, motivando con un lungo comunicato apparso sui social: "A seguito delle decisioni adottate nella giornata di ieri, era prevedibile ritrovarsi davanti alle reazioni di tifosi e addetti ai lavori - ha scritto la società -. La Nuorese Calcio 1930 ha agito a tutela della sua immagine e della sua credibilità, questo perché fin dal momento del nostro insediamento in agosto, gli obiettivi che ci siamo dati non erano solo di natura sportiva ma anche legati alla storia e alla reputazione di una delle società storiche della Sardegna e a quella credibilità che andava assolutamente ritrovata dopo alcune stagioni complicate".

"È con questo spirito che il direttivo ha deciso di non transigere su comportamenti che non possono assolutamente essere derubricati a goliardata - sottolinea -, quanto accaduto in quella giornata è una brutta pagina che abbiamo deciso non solo di voltare ma di archiviare definitivamente.  La Nuorese che abbiamo pensato deve essere quella dei risultati sportivi e dell’entusiasmo della sua gente, delle iniziative per i ragazzi della nostra città e per chi è meno fortunato, abbiamo lavorato intensamente in questi primi mesi per andare in questa direzione e in questa direzione abbiamo intenzione di proseguire".

"L’episodio del 21 dicembre è stato duro da digerire: finire persino sulle prime pagine nazionali per avvenimenti che con i nostri valori, a proposito di chi li ha citati senza però spiegarli, non hanno niente a che fare. Abbiamo voluto prenderci il tempo necessario per riflettere - spiegano i vertici - ma poi siamo arrivati con convinzione a questa decisione che tutela il glorioso nome della Nuorese Calcio, dispiace che qualcuno voglia minimizzare l’accaduto, noi non abbiamo voluto farlo perché la nostra Nuorese è tutta un’altra cosa e questo episodio deve servire da lezione non tanto a chi è andato via ma a chi è rimasto, noi per primi".

"Su queste pagine trovate l’hashtag #nienteècomeprima, non è semplicemente uno slogan, noi crediamo davvero che sia così e abbiamo voluto dimostrarlo anche stavolta. La squadra in questo momento è tornata ad allenarsi per preparare il rientro in campo, vi aspettiamo al Quadrivio per vivere tutti insieme una seconda parte di stagione che speriamo possa portare i risultati che ci siamo prefissati, li vogliamo raggiungere insieme a tutti voi", conclude la nota.