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"Dobbiamo salvare il calcio con la Superlega, cercheremo di partire il più presto possibile". Florentino Perez, presidente del Real Madrid e numero 1 della Superlega, in una lunga intervista a El Chiringuito illustra il progetto che coinvolge 12 squadre e che rischia di creare un terremoto nel calcio europeo. La Uefa, in particolare, ha dichiarato guerra ai club secessionisti e minaccia sanzioni durissime per società e tesserati.
"Parleremo con la Uefa e con la Fifa, non so perché debbano arrabbiarsi. Quando parlo di salvare il calcio, mi riferisco a tutti". La Uefa "ha presentato un format" della Champions League "che nessuno comprende, dicono che partirà nel 2024. Nel 2024 siamo morti, ci sono club che hanno perso centinaia di milioni. Tra tutti, abbiamo perso 5 miliardi. Il Real Madrid, in appena due stagioni, ha perso 400 milioni. E' assurdo che il nuovo format" della Champions "debutti solo nel 2024".
A chi dice che la Superlega sia un torneo 'chiuso', Perez replica: "Non so perché si dica così, il calcio deve essere di tutti". E' possibile una coesistenza con la Champions League? "E' chiaro che si deve proseguire, magari facendo una seconda lega. Ci sono paesi che vogliono entrare. I club vogliono cambiare, perché nella situazione attuale siamo morti. Ci sono molte società che hanno bisogno di giocare, facciano una seconda lega". La Superlega nasce anche e soprattutto per esigenze commerciali? "Il calcio in questo momento attira meno i giovani, vogliamo sviluppare una competizione che li convinca ad abbandonare i tablet, vogliamo che il calcio sia intrattenimento".
Club e composizione Venti squadre, delle quali 15 partecipanti di diritto in quanto club fondatori e altre 5 determinate stagione per stagione da un meccanismo di qualificazione ancora da definire.
Tre italiane: Juventus, Inter e Milan; sei inglesi: Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal e tre spagnole: Real e Atletico Madrid e Barcellona.