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Ha fatto molto discutere l'ennesimo episodio di razzismo negli stadi dopo la semifinale di Coppa Italia fra Juventus e Inter. I nerazzurri sono riusciti ad agguantare il pareggio all'ultimo minuto, grazie al rigore trasformato da Lukaku. Ma, proprio per quanto accaduto dopo la realizzazione dal dischetto del belga, il risultato finale è passato in secondo piano.
Negli attimi precedenti al pareggio, infatti, il giocatore sarebbe stato imbeccato dalla tifoseria bianconera, che più volte gli avrebbe rivolto insulti razziali. Così, dopo il gol il centravanti dell'Inter ha esultato in maniera provocatoria verso la tifoseria avversaria, dando il via a un parapiglia in campo che ha portato all'espulsione dello stesso Lukaku, del compagno di squadra Handanovic e del bianconero Cuadrado.
Nelle ore successive un'imponente campagna di solidarietà si è smossa sui social a favore del belga, coi giocatori di tutto il mondo che chiedono a gran voce pene più severe per i responsabili di episodi di razzismo negli stadi. Sulla vicenda è intervenuto anche Lele Adani, opinionista Rai e della Bobo Tv, il canale Twitch fondato dall'ex attaccante di Inter e Nazionale Christian Vieri.
Parlando di questi episodi, l'ex difensore è tornato su un episodio che ha visto protagonisti lui, quando era ancora opinionista per Sky, e il presidente del Cagliari Tommaso Giulini. "Chi permette certe cose va eliminato, così come chi le fa. Chi fa finto perbenismo e cerca di proteggere uno stato delle cose come fece Giulini con me in diretta deve sparire. Lui con tutti i suoi soldi e i suoi modi da persona scadente", attacca Adani.
"Non può essere proprietario di una società sportiva solo perché ha ereditato soldi di famiglia. Non sei degno di rappresentare lo sport". Poi ricorda l'episodio: "Quattro anni fa, il mondo conta 11 volte i 'bu' razzisti contro Kean (durante Cagliari-Juventus, ndr). Ti dico, caro Giulini, che ha fatto una figura di m***a tutta Italia. Poi, se accade a Cagliari, risponderai te, però non venire a darmi del moralista".
Il riferimento è a un diverbio avuto nel post-partita proprio di quel Cagliari-Juventus, quando Giulini andò ai microfoni di Sky e commentò: "Se quell'esultanza l'avesse fatta Bernardeschi sarebbe stato fischiato alla stessa maniera". Poco prima aveva accusato l'opinionista di fare moralismo. "Nessuno ha sentito nulla fino al momento del gol", aveva affermato Giulini, ribadendo che per un'esultanza polemica come quella di Kean qualsiasi altro giocatore sarebbe stato trattato allo stesso modo.
Dopo quattro anni lo stesso Adani ha voluto riportare all'attenzione quella vicenda: "Caro Giulini, padre tempo è arrivato e ti ha contato purtroppo le volte che l'Italia ha fatto figure di m***a. Il buon Giulini pensa che tutelando quella frangia di gente incivile poi può gestirli nel quotidiano. Certa gente non deve fare più parte dello sport a vita. Adesso è arrivato il tempo anche per te, e mi devi delle scuse. Se no vieni adesso in tv a darmi del moralista dopo tutto quello che è successo", conclude l'ex calciatore.