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Una sfida da 80 minuti. È ciò che aspetta a Dinamo Banco di Sardegna che domani 10 aprile, palla a due alle 18.45, disputeranno la sfida di andata della semifinale di Fiba Europe Cup con l’Hapoel Holon.
I biancoblu di coach Pozzecco sono arrivati ieri aTel Aviv, a pochi chilometri da Holon, direttamente da Milano.
Il compito di presentare la sfida è toccato all’assistant coach Edoardo Casalone. Queste le sue parole: “Siamo molto contenti della prestazione a Milano, contro l'Olimpia abbiamo giocato un’ottima partita contro una squadra di primo livello che ha appena salutato l’Eurolega. Siamo stati bravi a giocare bene sia in attacco sia in difesa, dal Forum ci portiamo dietro la grande soddisfazione di aver espugnato un campo difficile giocando un match intelligente. Abbiamo gestito bene il controllo dall’inizio alla fine, esprimendo una buona pallacanestro con continuità per tutti i quaranta minuti”.
Domani si disputerà il primo tempo della storica semifinale di coppa contro l’Hapoel, una sfida che si annuncia accesa su un campo caldo.
L’Hapoel è una squadra organizzata che è prima in classifica nel campionato nazionale israeliano, la scorsa settimana ha battuto il Maccabi anche se arrivano da due sconfitte in fila. Sono una squadra molto quadrata e attrezzata che può contare su giocatori di esperienza come per esempio Guy Pnini, pedina dal lungo curriculum europeo che può essere considerato un playmaker aggiunto: per lui passano molti palloni, è un ottimo tiratore da tre punti ed è comunque bravo a innescare i lunghi dentro l’area. L’altro sorvegliato speciale è Corey Walden giocatore di pick and roll, di campo aperto, anche lui con tanti punti nelle mani. Loro sono le due pedine chiave del sistema di Holon, ma non bisogna trascurare i giocatori dentro l’area -come l’ex Dinamo Shawn Jones- su cui bisognerà difendere con attenzione per non concedergli canestri facili”.
Le chiavi del match?
“Dovremo essere bravi ad appoggiare la palla dentro l’area, dovremo sfruttare a nostro vantaggio il tonnellaggio in più che potrebbe essere un fattore decisivo. L’Hapoel non è attentissimo a rimbalzo, noi sulla carta lo siamo un po’ di più: se riuscissimo a lavorare bene sotto questo aspetto anche in coppa potremmo continuare a divertirci”.