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Fabio Aru non parteciperà all’edizione numero cento del Giro d’Italia. Una notizia secca, sorprendente e che lascia l’amaro in bocca. Sarebbe dovuto essere uno dei protagonisti della competizione, in Sardegna (dove il giro tornerà dopo anni) certamente il più atteso di tutti dalla sua gente che ormai da anni lo segue e si esalta con le sue scalate.
Dopo il ritiro dalla Tirreno-Adriatico per una tracheobronchite, il campione sardo si arrende alla sfortuna a causa di una botta al ginocchio rimediata in allenamento dopo una caduta nella Sierra Nevada. Il capitano della Astana è stato visitato nella Clinica Columbus di Milano dal professor Franco Combi che gli ha imposto dieci giorni di riposo assoluto. Lo stop, a meno di un mese dalla partenza della carovana rosa, è costato ad Aru l’impossibilità di arrivare preparato al Giro e, dunque, la rinuncia a parteciparvi.
“Mi dispiace tanto, sono davvero deluso per quanto accaduto. Sognavo la partenza del Giro d’Italia dalla mia Sardegna e mi stavo preparando da mesi per questo appuntamento. Purtroppo si è verificato un incidente e i medici non mi permettono di essere al via in condizioni sufficienti. Anche se con grande rammarico, sono costretto a rinunciare alla partecipazione della corsa rosa”.
Aru, nello specifico, ha riportato lo schiacciamento della cartilagine del ginocchio sinistro.