Giovedì 24 marzo la Nazionale italiana sarà chiamata a una prova di vitale importanza per il movimento calcistico italiano. Dopo la disastrosa esperienza del mandato Ventura, nel quale gli Azzurri fallirono clamorosamente la qualificazione al Mondiale di Russia 2018 uscendo perdenti nel doppio scontro con la Svezia, i campioni d’Europa in carica sanno bene che il tonfo di una seconda mancata partecipazione sarebbe fragoroso. Non sono mancate sorprese nelle tanto attese convocazioni diramate dal mister Roberto Mancini, soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo, dove il capitano del Cagliari Joao Pedro ha superato la concorrenza del più quotato Mario Balotelli, conquistandosi la prestigiosa chiamata. Anche Alessio Cragno si è guadagnato la fiducia del Mancio a suon di prestazioni: il numero 1 rossoblù non è nuovo ad esperienze in Nazionale, con la quale ha collezionato due presenze.

Saranno dunque il capitano e il guardiano rossoblù a rappresentare la compagine sarda in maglia azzurra. A far parte del gruppo ci saranno anche due atleti nati in Sardegna, volti noti a Coverciano, freschi di vittoria del Campionato europeo in Inghilterra: Nicolò Barella e Salvatore Sirigu. Una rarità se andiamo a sfogliare gli annali della selezione pluristellata. Sono infatti soltanto otto i giocatori sardi ad aver rappresentato il Paese nel rettangolo verde in 112 anni di storia: pochi, pochissimi, motivo per cui la chiamata del ct da queste parti rappresenta un momento particolarmente speciale. Ma chi ha vestito la casacca azzurra prima del carismatico portiere siniscolese e del talentuoso centrocampista cagliaritano? Ripercorriamo, cronologicamente, tutte le apparizioni:

ANTONELLO CUCCUREDDU. È stato il primo calciatore sardo a vestire la maglia della Nazionale. L’algherese ha ricoperto in carriera i ruoli di centrocampista e di difensore: mezz’ala, mediano, terzino e stopper, un vero e proprio jolly. Disputò 13 partite tutte sotto la gestione dell’allora commissario tecnico Enzo Bearzot. Esordì il 6 ottobre 1975 a Varsavia, contro la Polonia, e prese parte al Mondiale del ’78 in Argentina, chiuso dagli Azzurri al quarto posto. L’ultimo incontro risale al dicembre dello stesso anno, contro la Spagna. Da allora le strade fra l’eclettico Cuccureddu e “il Vecio” si separarono definitivamente: “Non discuto le scelte di Bearzot: certamente avrà avuto le sue ragioni. Però un discorsino mi avrebbe fatto piacere. In fondo il mio contributo l'avevo dato”, commenterà successivamente.

GIANFRANCO MATTEOLI. Nato a Nuoro, ma originario di Ovodda, fece il suo esordio in Nazionale maggiore a 27 anni, il 6 dicembre 1986 contro Malta, in una partita valevole per le qualificazioni al campionato d'Europa 1988. Disputerà altre due gare di qualificazione e tre amichevoli, per un totale di 6 presenze. Tra il 1984 e il 1986 ha disputato inoltre 14 partite con l'Italia Under-21, prendendo parte, da fuoriquota, all'Europeo 1986.

GIANFRANCO ZOLA. Fra tutti è stato certamente il più “prestigioso” degli atleti sardi in Nazionale. Lo straordinario talento olianese ha collezionato in tutto 35 presenze con l’Italia, impreziosite da 10 gol. Magic Box esordì il 13 novembre 1991, a 25 anni, alla prima gara da commissario tecnico di Arrigo Sacchi, Italia-Norvegia 1-1, disputata a Genova e valida per le qualificazioni all'Europeo 1992. Prese parte al Mondiale di Usa ’94, ma giocò appena 12 minuti, subentrato nella gara degli ottavi di finale contro la Nigeria ed espulso poco dopo dall’arbitro messicano Brizio Carter dopo un contrasto di gioco. Convocato anche per i Campionati europei del ’96, il fantasista fallì sfortunatamente alla terza partita del girone un rigore contro la Germania decisivo per il passaggio ai quarti di finale e gli Azzurri vennero eliminati al primo turno. Suo lo storico gol che il 12 febbraio 1997 consentì all'Italia guidata da Cesare Maldini di espugnare lo stadio di Wembley per la seconda volta nella propria storia, sconfiggendo l'Inghilterra in un incontro valido per le qualificazioni al Campionato del mondo del 1998, al quale tuttavia non prese parte, preceduto in quel ruolo da Roberto Baggio. La sua ultima partita ufficiale in Nazionale fu quella disputata a Roma l'11 ottobre 1997, nuovamente contro la selezione dei Tre Leoni.

ANTONIO LANGELLA. Nato a Napoli ma cresciuto a Sorso, la sua ottima parentesi cagliaritana gli valse la chiamata in Nazionale del ct campione del mondo Marcello Lippi, il 9 febbraio 2005 contro la Russia, in amichevole. “Arrogu tottu” - così verrà rinominato dai tifosi rossoblù (“Spacco tutto”) - collezionerà altre due apparizioni in azzurro, ancora in amichevole contro Islanda ed Ecuador.

ANDREA COSSU. Forse fra i più sottovalutati. Cagliaritano doc, Cossu collezionò soltanto due presenze con l’Italia, troppo poche se rapportate al suo talento. Il trequartista rossoblù ricevette la prima convocazione il 28 febbraio 2010, durante il “Lippi bis”, in vista dell'amichevole del 3 marzo nel Principato di Monaco contro il Camerun. Il match terminò 0-0 e il centrocampista giocò 90 minuti. Venne convocato per il ritiro della Nazionale azzurra in vista dei Mondiali 2010, inserito in una lista di 30 giocatori, poi ridotta a 28. Il 1º giugno 2010 venne tuttavia escluso della lista dei 23 convocati per la competizione, poi portato temporaneamente come 24º uomo in seguito all'infortunio occorso a Mauro Germán Camoranesi. Le condizioni dell’oriundo migliorarono e Cossu rientrò in Italia a due giorni dall'esordio della Nazionale nella competizione. La sua ultima apparizione risale al 5 giugno dello stesso anno, nell’amichevole contro la Svizzera.

MARCO SAU. Nato a Sorgono, l’ex centravanti rossoblù ha disputato solo una partita con la maglia dell’Italia. È stato convocato il 16 maggio 2013 da Cesare Prandelli che lo inserì nella lista dei 31 convocati in vista dell'amichevole contro San Marino e del match di qualificazione ai Mondiali 2014 contro la Repubblica Ceca. Esordì proprio contro San Marino subentrando a Giacomo Bonaventura nel secondo tempo. Venne ancora chiamato da Prandelli per partecipare a uno stage organizzato dal 10 al 12 marzo 2014 allo scopo di visionare giovani giocatori in vista dei Mondiali. Tuttavia non collezionò altre presenze uscendo in breve tempo dai radar della Nazionale. 

Questi i fortunati e talentuosi atleti sardi che hanno vestito in passato la maglia azzurra.

SALVATORE SIRIGU E NICOLO' BARELLA. Il presente appartiene al duetto Sirigu-Barella, che possono già vantare rispettivamente 28 e 35 presenze in Nazionale. Il primo ricevette la sua prima convocazione il 28 febbraio 2010, anch’esso con Lippi, facendo tuttavia l’esordio solo alcuni mesi più tardi con Cesare Prandelli, il 10 agosto dello stesso anno nell’amichevole contro la Costa D’Avorio, persa dagli Azzurri per 1-0. Come Cossu entrò nella lista dei 30 per il mondiale in Sudafrica, salvo poi venire escluso. Nel suo curriculum numerose competizioni di prestigio: Euro 2012, Confederations Cup 2013, Mondiale 2014, Euro 2016 ed Euro 2020 in cui ha ottenuto la coppa disputando una partita. Il successivo 30 settembre è stato confermato come secondo portiere anche nella lista dei 23 convocati per la fase finale della Nations League, in cui la Nazionale ha ottenuto il terzo posto imponendosi sul Belgio per 2-1. 

Il secondo ha invece debuttato, giovanissimo (21 anni), nell’amichevole disputata a Genova contro l’Ucraina, sotto l’attuale ct Roberto Mancini. Da quel momento è divenuto un pilastro della Nazionale, stabilmente in campo, con la quale ha collezionato sinora 7 gol. Durante l’Europeo in Inghilterra disputatosi nel 2021 è sempre partito titolare, tranne nella terza gara del girone contro il Galles. Nella gara dei quarti di finale contro il Belgio ha siglato la rete dell’1-0, col risultato finale che sarà di 2-1 per l’Italia. L’11 luglio si è laureato anche lui campione d’Europa dopo aver sconfitto ai rigori i padroni di casa dell’Inghilterra. Ha preso parte anche alla Nations League disputatasi lo scorso ottobre, risultando ancora decisivo contro il Belgio con la rete del vantaggio nella finale terzo-quarto posto vinta poi 2-1 all’Allianz Stadium di Torino.