E' stato forse l'uomo più importante nello spogliatoio durante la cavalcata trionfale che portò gli Azzurri ad uno storico successo a Wembley. In campo giocò poco, praticamente niente: Mancini gli concedette la passerella nel finale della sfida col Galles, ai gironi, quando subentrò a Donnarumma al minuto 89.

Ma Salvatore Sirigu ha saputo dare il suo forte contributo fuori dal campo, facendo da collante e tenendo unito il gruppo che avrebbe poi vinto il secondo Europeo della storia azzurra. Un episodio in particolare racconta l'importanza del portiere sardo in quell'edizione: il giorno della finale a Wembley contro l'Inghilterra, prima della partita consegnò sul pullman un biglietto a tutti i compagni, e per ognuno di essi un pensiero.

Non ci è dato sapere cosa scrisse, ma questo piccolo gesto colpì veramente tutti, e si sà, a fare la differenza sono i minimi dettagli. L'ex azzurro, oggi 38enne e in forza al Palermo, è tornato su quei momenti, intervistato ai microfoni di "Cronache di Spogliatoio" in occasione della partita d'addio al calcio di Giuseppe Rossi: "Il giorno della finale non riuscivo a dormire - ricorda -, perché purtroppo avendo perso la finale di Euro 2012 per me era un po' un incubo. Rivivendola 10 anni dopo non volevo lasciarmela sfuggire, non lasciavo niente al caso".

Così l'idea: "Ho scritto in un pezzetto di carta un pensiero per ogni mio compagno che si apprestava a giocare o che era con me in quell'avventura. Quando siamo andati nel pullman li ho consegnati. E' stato un qualcosa di naturale, frutto della mia testa sconvolta in quelle ore pre-finale, che sono terribili. Giocare una finale è bellissimo, le ore prima sono la cosa più brutta da vivere. L'attesa è snervante. Soprattutto per me, Leo (Bonucci, ndr.) e Chiello che avevamo vissuto l'esperienza della finale del 2012".

Erano loro i tre senatori del gruppo: "Abbiamo un po' accompagnato i ragazzi, soprattutto quelli più giovani. E' stata una cavalcata entusiasmante, bellissima. Forse non ce ne rendiamo conto ancora, tra qualche anno saranno dei bei ricordi".