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Il portiere della Nazionale ed ex Torino e Psg Salvatore Sirigu è l'unico azzurro senza account sui social network. Una vera e propria rarità per un calciatore del suo livello, oggi che l'immagine degli atleti conta spesso quasi quanto le prestazioni in campo. Tanto che Leonardo Bonucci ha lanciato una petizione su Instagram perché i supporter dell'Italia invitino l'estremo difensore ad aprire una pagina sul web.
Il portiere di Siniscola, laureatosi campione d'Europa pochi giorni fa con la Nazionale, non ha mai ceduto alla tentazione di Instagram e Facebook affermando più volte di appartenere alla vecchia generazione, e di non provare alcun interesse per quel mondo.
Uomo spogliatoio e veterano del calcio italiano, Salvatore Sirigu, pur essendo stato convocato da Mancini come riserva di Gigio Donnarumma, è stato preziosissimo per i compagni di squadra nell'ultima competizione europea. Il numero uno sardo ha motivato quotidianamente i colleghi fornendo, grazie alla sua lunga esperienza sul campo, consigli preziosi al titolare prima dei rigori di Italia-Spagna.
"Quando non giochi hai due strade - ha raccontato Tore Sirigu al Corriere della Sera -: o aspetti il tuo turno in silenzio, oppure cerchi di essere prezioso in altro modo. Ho cercato di tramandare princìpi e valori che mi sono stati trasmessi dai campioni frequentati in Nazionale. Quando ti trovi davanti uno come Cannavaro, osservi e ascolti. Poi Buffon: ho un'ammirazione totale per Gigi. E De Rossi: ha dato anima e cuore per la Nazionale, averlo con noi è stato speciale". Così, prima della finale di Wembley, come raccontato da Chiellini e Florenzi, ha spedito sulla chat Whatsapp della squadra un video in cui mogli, fidanzate, genitori e soprattutto figli dicevano ai giocatori azzurri: "Vinci per noi". Un collage che ha commosso e incoraggiato tutti.
Prima dell'esordio contro la Turchia, invece: "Ho cominciato a inviare messaggi quasi per caso. Ci stavamo cambiando e non sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Ho scritto alcune frasi sul telefono, le ho salvate. E poi ho deciso di inviarle. C'era scritto: ‘Veniamo da un anno e mezzo durante il quale il calcio non è stato più lo stesso, per noi è già una vittoria entrare in uno stadio con i tifosi. Ricordiamoci che uniti si è più forti, e che più si è uniti e più si è forti. E godiamocela, perché tanti vorrebbero essere al nostro posto'".
Insomma, poco importa che il portiere sardo apra un canale sui social o meno, il suo contributo dentro lo spogliatoio è di assoluta sostanza e qualità anche senza le Instagram stories.